
3 magiche escursioni nelle Marche che portano a cascate
Camminare per i magici sentieri dei Sibillini, o magari addentrarsi nel verde dei boschi del Montefeltro, e alla fine raggiungere lo stupefacente scenario di una cascata: questa è un’esperienza possibile nelle Marche!
Il filosofo statunitense Loren Eiseley scrisse “Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua”. Certamente giungere ad una cascata è un premio che rigenera i sensi per via della sua forza atavica e del suo suono quasi ipnotico. È una tipologia di camminata esclusiva per chi, alla passione per le escursioni, vuole aggiungere l’intrepida ricerca dell’armonia dello spirito, ed è infatti proprio nell’acqua e nel suo scorrere la vera forza della natura.
Vi presentiamo 3 escursioni molto suggestive che hanno come meta finale la cascata, presenti nell’ampio scenario di itinerari e sentieri dei parchi e riserve naturali delle Marche.

La cascata della Gorgaccia
Un luogo magico che spunta all’improvviso dopo una serena camminata nel bosco. Ad anticipare la visione della Cascata della Gorgaccia ci saranno delle farfalle blu, tipiche della zona, che renderanno ancor più fiabesca l’atmosfera. La cascata sembra uscita da un quadro di Monet, in quanto potrà trasportarti nelle sue arie fatate. Si può fare un bagno rinfrescante sotto questa cascata, e addirittura ci sono persone che si tuffano dai massi circostanti. Nei primi mesi estivi, infatti, c’ è una parte del bacino che raggiunge 3 metri di profondità. Potrai rilassarti nei prati , rischiando di cadere in un sonno profondo, visto l’ipnotico suono della cascata.
Località: Apecchio(PU) Zona: Montefeltro
Difficoltà: semplice, adatto a tutti
Come arrivare: L’inizio del sentiero si trova nella parte alta di Apecchio, all’inizio del Piano di Velluto, dove si attraversa un parco pubblico che giunge nei pressi di una grande fonte di acqua sulfurea, molto apprezzata per le sue qualità benefiche.
Da qui si cammina sulla sinistra imboccando il sentiero CAI 239.
Il percorso è piacevole ed ombreggiato, e non ci sono difficoltà altimetriche in questa prima parte. Fondamentale è imboccare il sentiero n.40 ad un incrocio e
, in circa 15 minuti, superati alcuni ulteriori guadi, si arriva alla Cascata della Gorgaccia.

La cascata del Prata
Se la cascata della Gorgaccia trasmette un’atmosfera fiabesca e fatata, la cascata del Prata incute invece nel visitatore un senso di mistero e sacralità. Complice di questo comune vissuto è il colore vivo e luminescente dell’acqua che scorre, in mezzo ad una selva perlopiù oscura. I raggi del sole riescono infatti ad illuminare l’imponente muro dove la cascata scende, mentre il bosco e la vegetazione restano un contorno tenebroso di questa magica forza della natura. Ad amplificare l’effetto mistico che la cascata del Prata può incutere nello spettatore, è una grotta situata proprio li a fianco. Questa grande scura incudine sulla roccia era la dimora dell’uomo primitivo. Sono stati infatti ritrovati reperti archeologici che testimoniano la presenza umana in età paleolitica, e soprattutto sono state riesumate evidenze di rituali legati all’acqua e al fuoco. Che era un posto sacro e magico lo avevano percepito anche durante l’antichità!
Località: Umito (AP) Zona: Parco Monti della Laga.
Difficoltà: intermedia
Come arrivare: raggiungere con l’auto la frazione di Umito, piccolo borgo nelle vicinanze di Acquasanta Terme. Parcheggiare nei pressi dell’Agriturismo Laga Nord, che si trova appena più avanti del paese. Il percorso, che parte proprio dall’agriturismo, è piuttosto semplice, leggermente in salita. Tale sentiero porterebbe alla Cascata della Volpara, quindi occorre seguire l’indicazione per la Cascata del Prata, che comparirà dopo circa 40 minuti di cammino. Andrà fatta un’impegnativa salita sulla sinistra dentro al bosco, e troverete la cascata dopo circa 30 minuti.
La Cascata Nascosta
Il sentiero che porta alla Cascata Nascosta è un vero e proprio cult per avventurieri ed esploratori delle Marche. Dall’atmosfera mistica della cascata del Prata, si passa allo spirito d’avventura, ben incarnato dalla figura di Indiana Jones. Arrivare a questa cascata, chiamata Nascosta proprio per l’intricato modo di arrivarvi, non è un gioco da ragazzi: il sentiero sulla parte finale è invaso dalla vegetazione, risulta scivoloso tanto che occorre talvolta sorreggersi con le mani ai rami. Ma quando arrivi alla cascata Nascosta, il tuo respiro affannato dalla fatica ritrova pace. L’acqua di questa cascata scorre veloce su di una parete arida e rocciosa. Resti sorpreso ed affascinato dallo strano effetto cromatico:l’acqua trasparente e cristallina sfida i toni più aspri e scuri della terra. La Cascata Nascosta sembra un dono di Madre Natura all’intrepido visitatore, che dà refrigerio dopo tanto penare tra rovi, piante e rocce.
Località: Montefortino (FM) zona: Parco Monti Sibillini.
Difficoltà: per escursionisti esperti
Come arrivare: Arrivare con l’auto in località Rubbiano, nei pressi di Montefortino. Si lascia l’auto lungo la carreggiata, poco prima dell’inizio del sentiero per la Gola dell’Infernaccio. Dalla Gola dell’Infernaccio si sale sino all’Eremo di San Leonardo (45 minuti). Arrivati al piazzale antistante l’eremo, si prende il primo sentiero subito a sinistra dalla fontana. Si prosegue per il bosco per una quarantina di minuti fino a trovare la Cascata Nascosta.