
5 personaggi illustri delle Marche
La storia delle Marche è raccontata attraverso l’operato di 5 personaggi illustri che hanno dato un forte contributo alla realtà della nostra regione.
Vi raccontiamo 5 dei personaggi illustri che nacquero nelle Marche che ebbero notevole rilevanza per la cultura sia marchigiana che internazionale. Spazieremo dalla giurisprudenza al grande papato di Sisto V, dalla poesia alla letteratura, fino alla musica e alla medicina.
Il primo personaggio illustre è Alberico Gentili nato a San Ginesio in provincia di Macerata nel 1552, morto a Londra il 19 giugno 1608. La sua opera maggiore, il De Iure Belli (1598), rappresenta il primo trattato sistematico del diritto delle genti e ha posto le basi per la nascita del diritto internazionale. Nel 1580 si stabilì definitivamente in Inghilterra, dove cominciò a insegnare diritto civile all’Università di Oxford. Il pensiero di Gentili sulla tolleranza religiosa e la diversità delle culture, il pragmatismo politico e la sua avversione ad ogni tipo di fondamentalismo ideologico costituiscono ancora oggi materia e spunto di riflessione per gli studiosi di tutto il mondo. Ad onorare la memoria di Alberico Gentili e a promuovere lo studio del suo pensiero e delle sue opere è il Centro Internazionale Studi Gentiliani, fondato a San Ginesio nel 1981.
Il secondo personaggio illustre che vorremmo ricordare è Papa Sisto V, nacque a Grottammare nel 1521 con il nome di Felice Peretti. Da piccolo Felice si dedicava a lavori di campagna e, appena decenne, lo zio gli insegnò a leggere, scrivere e contare. A 12 anni sentì la vocazione al sacerdozio e si laureò a Fermo in Teologia. Tra vari spostamenti, si recò poi a Ferrara e a Bologna e quando predicava accorrevano fiumi di persone ad ascoltarlo. Nel 1571 è nominato Vescovo di Fermo. Da qui tornò a rivedere la natia Grottammare e successivamente fu eletto Papa. Ripulì lo Stato Pontificio dai briganti, ne risanò le casse, innalzò l’Obelisco che attualmente si ammira in Piazza San Pietro e in Piazza del Popolo, costruì piazze e fontane. Sisto V favorì in modo speciale la regione natìa. Fondò la Tipografia Vaticana, ristrutturò e potenziò la Biblioteca Vaticana, una delle più prestigiose del mondo, e rifondò l’Università di Roma. Nelle Marche lo ricordano tre statue in bronzo: una a Loreto, una a Fermo, e una a Camerino.
Il terzo personaggio, illustre compositore, Gioacchino Rossini nato a Pesaro nel 1792 e morto a Parigi nel 1868. Ha lavorato su vari generi musicali, ma è ricordato principalmente come uno dei più grandi operisti della storia della musica, autore di famosi lavori quali: Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola e Guglielmo Tell. A Pesaro annualmente questo illustre personaggio viene celebrato nel Rossini Opera Festival, dove appassionati da tutto il mondo giungono per ascoltare le opere del Maestro.
Il quarto personaggio illustre è Maria Montessori, nacque a Chiaravalle in provincia di Ancona nel 1870 e morì in Olanda a Noordwijk nel 1952. Famosa pedagogista, apprezzata in tutto il mondo, si distinse per la capacità di rivoluzionare i sistemi educativi dell’infanzia, ma è anche ricordata per le numerose lotte femministe intraprese agli inizi del ‘900. Maria Montessori, in quegli anni, fu l’unica donna in Italia che si laureò in medicina. Nel 1924 fondò a Roma l'”Opera Nazionale Montessori” che dopo dieci anni fu fatta chiudere dal governo. Si trasferì in America, continuando la sua attività all’estero, fino a stabilirsi definitivamente in Olanda. Viaggiò, tenne conferenze, scrisse testi, fu candidata al premio Nobel per la Pace.
Ed infine, vi presentiamo il quinto personaggio, non certo in termini di importanza, Giacomo Leopardi, uno dei massimi scrittori di tutti i tempi appartenuto all’Ottocento italiano.
Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, in provincia di Macerata, da una delle più nobili famiglie del paese. Da giovane la sua formazione si concentrò sullo studio del latino, della teologia, della filosofia e delle materie scientifiche. Nel 1812, Leopardi si immerse da autodidatta in uno studio intenso, tale che assorbì tutte le sue energie e gli recò gravi danni alla salute. Questo fu il periodo in cui apprese il greco e l’ebraico e compose opere di grande impegno come Le Rimembranze, opere che si ispirano alla letteratura classica. Nel corso della sua vita Leopardi maturò diverse idee filosofiche, dall’erudizione al bello alla teoria del piacere in cui sostiene che l’uomo tende sempre a ricercare un piacere infinito, come soddisfazione di un desiderio illimitato. All’ultima fase della sua vita appartengono importanti poesie come: Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, Il passero solitario.
Le Marche sono una regione tutta da scoprire, arte storia e cultura vi aspettano… Scegli le Marche per il tuo prossimo viaggio!