
14 teatri da vedere nelle Marche
Uno dei fiori all’occhiello delle Marche sono i suoi teatri. Ce ne sono moltissimi, pensate che anche i più piccoli Comuni ne avevano almeno uno tra il Settecento e l’Ottocento. Molti sono stati ristrutturati, recentemente riaperti e hanno programmazioni interessantissime.
La lista è molto lunga, quindi ve ne presenteremo soltanto alcuni, ma ricordate che all’interno del nostro sito, nelle schede di ogni paesino, trovate l’approfondimento con anche una breve descrizione del rispettivo teatro.
TEATRO PIERMANINI – MATELICA

Il nome si deve al celebre architetto Giuseppe Piermarini (autore tra le altre cose del Teatro alla Scala di Milano) che si occupò intorno agli inizi dell’Ottocento della progettazione. Venne inaugurato nel 1812 e in quell’occasione furono eseguiti tre melodrammi: Ser Marcantonio di Stefano Pavesi, Oh, che originale di Giovanni Simone Mayr e Il filosofo sedicente di Giuseppe Mosca.
TEATRO VENTIDIO BASSO – ASCOLI PICENO

Il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è uno dei più preziosi gioielli della cittadina del sud delle Marche. Il suo nome proviene dal famoso generale Publio Ventidio Basso, di Ascoli, che fu uno dei luogotenenti di Marco Antonio (console della Repubblica Romana) negli anni 30 a.C. Si trova nel centro della città di Ascoli ed è di antica costruzione che risale al 1840/1846 anche se la prima struttura risale alla fine del 1500.
TEATRO LA NUOVA FENICE – OSIMO

Uno dei gioielli che Osimo ospita è il suo teatro. Il teatro ha subito numerose ristrutturazioni e ricostruzioni. Il vecchio teatro, realizzato tra il 1773 ed il 1787 su progetto di Cosimo Morelli, si presentava con una pianta a campana e ben quattro ordini di palchi. Ognuno di questi palchi erano caratterizzati dalle splendide balaustre a balconcino, le cure dei dettagli furono affidate a degli artisti del calibro di Vincenzo Mazza, Giovanni Battista Bunelli e Melchiorre Jelli.
In quegli anni il Teatro divenne uno dei punti di riferimento per la vita culturale del paese e non solo. Dopo quasi un secolo dalla sua costruzione, però, il teatro di Osimo fu dichiarato inagibile e fu demolito nel 1885. Il fermento culturale che all’epoca viveva la cittadina marchigiana e l’importanza che oramai la cittadina rivestiva non attese a lungo la ricostruzione di un nuovo teatro, che diventerà quello che ad oggi possiamo ancora ammirare. Nel 1887 iniziarono i lavori guidati dall’architetto Gaetano Canedi, la ricostruzione segue il progetto del vecchio teatro e le decorazioni vennero affidate a Giovanni Diana, Fernardo Torchi ed Alfonso Goldini.
Quest’ultimo fu un famoso artista che realizzo lo spettacolare sipario che ad oggi è conservato nel teatro stesso. Un’opera unica che impreziosisce ancora di più il luogo, un pezzo di storia che venne realizzato verso la fine dell’800. Il giorno in cui venne srotolato il sipario fa parte oramai della memoria collettiva del paese. Un sipario che ha molto più di un significato per i cittadini del posto specialmente durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
TEATRO PERGOLESI – JESI

La sua costruzione risale al 1790 e venne realizzata sulla base del vecchio Teatro del Leone (del 1731) che dopo pochi anni già non era adeguato data la vita culturale molto attiva. Alla ricostruzione e all’ampliamento parteciparono 54 nobili jesini con il sostegno del Governatore Pontificio mon. Don Pietro Gravina dei Grandi di Spagna. Il progetto iniziale, ad opera dell’architetto Francesco Maria Ciaraffoni, venne rifatto dall’architetto Cosimo Morelli famosissimo artista che curò, tra le altre cose, il rifacimento della Cattedrale di San Cassiano ad Imola.
Nel 1968 ha ottenuto l’ambito riconoscimento di Teatro di Tradizione grazie al direttore artistico Carlo Petrucci. Numerosissimi sono stati gli artisti che hanno portato in scena le loro rappresentazioni nel teatro della città di Jesi. Possiamo ricordare Il barbiere di Siviglia con Mercedes Capsir e Giovanni Manurita o La bohème con Mafalda Favero ed Aldo Protti nel 1949. Ma anche Carla Fracci, Franco Zeffirelli, ..
TEATRO ROSSINI – PESARO

Fu costruito nel 1637 e venne denominato Teatro del Sole, successivamente riedificato nel 1818 venne inaugurato il 10 giugno dello stesso anno e venne messa in scena l’opera di Gioacchino Rossini, La gazza Ladra. Venne intitolato allo stesso compositore (Pesaro fu la sua città Natale) nel 1854. A partire dal 1980 è sede del Rossini Opera Festival.
TEATRO DELL’AQUILA – FERMO

La sua origine risale al Settecento, venne inaugurato il 26 settembre del 1790. Fu opera dell’architetto Cosimo Morelli di Imola e di Giuseppe Lucatelli (per la parte del triplo arcoscenico), all’interno trovate un bellissimo dipinto a tempera di Luigi Cochetti che realizzò anche lo stupendo sipario.
TEATRO LAURO ROSSI – MACERATA

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Lo stupendo teatro di Macerata venne inaugurato nel 1774 ed intitolato solo successivamente (nel 1884) al musicista maceratese Lauro Rossi. L’interno è stupendo: stucchi, finti marmi policromi nei toni argento ed azzurro. L’architetto che si occupò della costruzione fu Antonio Galli ovvero il più grande architetto di teatri del Settecento.
TEATRO DELLE MUSE – ANCONA

La struttura del teatro risale al 1822, l’inaugurazione del Teatro delle Muse come lo vediamo ora risale al 28 aprile del 1827. Un bellissimo sipario venne srotolato: rappresentava l’imperatore Traiano che veniva omaggiato (sotto l’Arco) dopo le vittorie nelle guerre contro i Daci. Ancona era raffigurata come una delle porte d’Oriente sempre protesa verso la scoperta di nuovi confini geografici, sempre aperta a nuove culture.
TEATRO DELLE LOGGE – MONTECOSARO

Il Teatro delle Logge si trova all’interno della bellissima piazza Trieste. La sua struttura originaria risale al Medioevo anche se le tracce di quell’epoca si sono perse dopo la ristrutturazione effettuata nell’Ottocento. Il lavoro di venne commissionato nel 1803 a Pietro Augustoni un noto architetto originario di Como che ha svolto numerosi lavori nelle Marche in particolar modo a Fermo (come non ricordare Palazzo Vitali o la facciata della Chiesa di San Francesco).
Anche questo Teatro è stato al centro della Storia della società di Montecosaro: pensate che nel 1568 vennero messi a penzoloni Enea Galizia insieme ad altri dodici compagni che stavano insorgendo contro i Cesarini. Quest’episodio è rimasto nell’immaginario del paese, i rintocchi del campanone sono ancora tredici per ricordare quest’episodio.
Un altro episodio risale alla ricostruzione del Teatro, nei primi dell’Ottocento. Di ciò si occupò Francesco Cagnaroni Bernardiovvero un leader repubblicano che passò all’insorgenza contro i francesi che nel frattempo arrivarono al governo di questi territori (con il Regno Italico-Napoleonico). Per questo fu condannato a morte da un tribunale speciale di Macerata e venne fucilato nel 1809.
Il teatro ad oggi lo abbiamo ereditato con una piccola platea e con tre ordini di palco senza piccionaia. All’interno si possono ancora ammirare i dipinti, del 1753, ad opera di Giuseppe Mattei.
TEATRO DELLA FORTUNA – FANO

Il Teatro della Fortuna di Fano è uno dei più importanti gioielli che conserviamo nelle Marche, ha una Storia molto affascinante che fa intrecciare la costituzione dello Stato della chiesa con la cultura illuminista francese (come in altre parti delle Marche, vedi Montelupone).
TEATRO BATTELLI – MACERATA FELTRIA

La sua inaugurazione risale al 26 settembre del 1932 e ad oggi presenta una sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi. All’interno troverete degli stucchi stupendi, una bellissima opera d’arte in stile liberty al centro della volta ad opera del pittore di Rimini Ravaioli. Dalla visuale dello spettatore, sull’architrave, potrete ammirare anche un ritratto di Angelo Battelli (il famoso fisico che volle questo teatro).
TEATRO COMUNALE – CAGLI

Il teatro comunale di Cagli risale al 1871, il disegno del progetto fu un’opera di Giovanni Santini e di Coriolano Monti di Perugia. Pensate che per l’inaugurazione, che avvenne nel dicembre del 1876, fu scritta un’opera lirica ovvero il Violino del Diavolo da Agostino Mercuri di Sant’Angelo in Vado.
TEATRO NICOLA DEGLI ANGELI – MONTELUPONE

Teatro Nicola degli Angeli è lo spettacolare teatro di Montelupone. Il progettista fu Ireneo Aleandri, lo stesso del Palazzo Comunale, che si ispirò per la realizzazione del teatro ad architetture palladiane, con una marcata impronta neoclassica. Il modello che segue, infatti, questa volta richiama gli illuministi francesi che, secondo alcuni, vennero rilanciati nelle Marche da Luigi Poletti con il Teatro della Fortuna di Fano. Per anni rimase incompiuto, fu così Giuseppe Sabatini a riprendere il progetto. Il teatro venne inaugurato nel 1889 e ad oggi conserva una volta affrescata, una sala a ferro di cavallo e due ordini di colonne coronate da una balaustra che delimita il loggione. Il teatro è stato dedicato ad un’altra figura importante per Montelupone, Nicola degli Angeli appunto, che fu poeta, autore di opere teatrali e giurista che nacque nel 1535.
TEATRO RAFFAELLO SANZIO – URBINO

Risale al 1845 anche se ha subito varie ristrutturazioni (la più importante quella del 1977 grazie all’architetto Giancarlo De Carlo), venne progettato dall’architetto di Senigallia Vincenzo Ghinelli.