NederlandsEnglishDeutschItalianoРусский
NederlandsEnglishDeutschItalianoРусский

Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo

È il Duomo di Fermo, principale Chiesa della città e Cattedrale dell’omonima arcidiocesi. Questo senso di importanza traspare anche dalla sua posizione: collocata sulla cima di un colle sembra vigilare su tutto il Comune e sul territorio circostante, offrendo inoltre uno splendido panorama sull’Adriatico e sulla campagna marchigiana.

Il luogo in cui sorge doveva essere un punto strategico fin dall’antichità, come testimoniato dagli importanti ritrovamenti archeologici al di sotto della Cattedrale. Gli scavi del 1934-35 portarono infatti alla luce resti riconducibili al Principato di Antonino Pio (138-161 d.C.), e più consistenti frammenti di una vecchia basilica paleocristiana, risalente al VI secolo. I documenti parlano poi di un ampliamento di questa struttura nella prima metà del IX secolo per volere del vescovo Lupo e di una successiva demolizione avvenuta nel 1176, quando la città, per volere di Federico Barbarossa, fu saccheggiata dalle truppe guidate da Cristiano di Magonza.

Cinquant’anni dopo, nel 1227 – come testimoniato da un’iscrizione sul portale laterale del Duomo –, ebbe inizio un’imponente riedificazione, che seguì il progetto dell’architetto Mastro Giorgio da Como.  Di questo nuovo edificio restano oggi soltanto la facciata, la torre campanaria e il portale laterale, perché nel 1781 l’arcivescovo Andrea Antonio Silvero Minnucci ordinò un ulteriore rinnovamento – che durò circa otto anni e fu effettuato secondo i dettami dello stile neoclassico – in cui fu demolita buona parte della Chiesa duecentesca.

 

Questi ultimi lavori di rifacimento sul finire del Settecento portarono, in linea di massima, a quella che è l’odierna Cattedrale, elevata nel 1962 al rango di basilica minore da papa Giovanni XXIII.

Struttura

Come accennato la facciata, che ingloba sul lato sinistro anche una parte della torre campanaria, è una delle rimanenze dell’edificio progettato da Mastro Giorgio da Como. Costruita in pietra d’Istria si presenta in modo elegante ed imponente, ed è decorata da un ampio rosone, arricchito dai lavori dello scultore Giacomo Palmieri, e dal raffinato portale. Quest’ultimo, oltre ad essere abbellito dalla presenza di alcune piccole colonne, presenta sulla sua sommità una cuspide che contiene una piccola statua della Vergine Maria.

Portalegemello” è quello che permette l’ingresso da uno dei lati della Cattedrale, ultimo elemento rimanente dall’edificio del XIII secolo. Oltre all’impianto architettonico questo portale richiama anche la componente decorativa di quello della facciata, con la presenza però di molti soggetti che rimandano al mondo naturale, come animali o piante carichi di un significato simbolico.

L’interno della Cattedrale esprime in buona parte lo stile neoclassico voluto con la riedificazione del 1781. Solenne ed austero, è diviso in tre navate divise da archi a tutto sesto, con la navata centrale terminante in una ampia abside, dove è collocato l’altare maggiore, alle cui spalle è possibile ammirare il gruppo scultoreo dell’Assunzione di Maria in Cielo.

Si segnalano inoltre la presenza di due splendidi organi, il primo posizionato sulla parete sinistra dell’abside e il secondo sul transetto, conosciuti come Organo Mascioni e Organo Callido.

SCARICA L'APP MYMARCHETRAVELLING

UN NETWORK DI ECCELLENZA

Un nuovo modo di vivere le esperienze.

Un’esclusiva app piena di funzionalità innovative per vivere al meglio le Marche!