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Tutto quello che dovete sapere sulla Quintana di Ascoli Piceno.

Sicuramente uno degli eventi clou dell’estate di Ascoli Piceno e dintorni è la Quintana. Una rievocazione storica che attira migliaia di turisti, un momento unico per fare un tuffo nel passato in una delle città più eleganti del nostro territorio. Se non avete ancora programmato una visita del nostro territorio o se siete in zona, questa potrebbe essere un’ottima meta per la vostra estate.

Si chiama esattamente “Giostra della Quintana” ovvero una delle più importanti rievocazioni storiche in Italia. Le sue origini risalgono al medioevo, o meglio al IX secolo quando i Saraceni (i popoli provenienti dai territori arabi) invasero il territorio dei Piceni. La parola ha origine francese molto probabilmente “quintaine“. Quindi il significato della festa proviene da quando durante il periodo romano, i legionari che si allenavano con la spada e con il giavellotto dovevano colpire un palus (alto circa 6 piedi) che era ancorato al terreno della strada dell’accampamento dove si praticavano le esercitazioni militari.

Ad Ascoli Piceno è conosciuta come la festa più antica, pensate che era già presente negli Statuti Ascolani del 1377. Anticamente si svolgeva all’interno della stupenda Piazza Arrigo, sappiamo anche che vi partecipavano i cavalieri della oligarchia magnatizia della città ed altri che provenivano, su invito da altri parti di Italia.

La tradizionale giostra si svolge in varie fasi dell’estate e non solo. Le date più importanti sono quelle della prima domenica di agosto (ovvero durante la festa del patrono) e il secondo sabato del mese di luglio (ovvero durante la festa della Madonna della Pace) quando ci sono il Corteo Storico e la Giostra della Quintana. Durante luglio ed agosto però avrete anche altri momenti molto importanti: il Palio degli sbandieratori, il Saluto alla Madonna della Pace, le lettura del Bando di Sfida, il palio degli arcieri e l’offerta dei Ceri.

Il luogo principale della Giostra è naturalmente il campo dei giochi di Porta Maggiore (che si trova tra il complesso del Forte Malatesta e la chiesa di San Vittore) viene chiamato dagli stessi animatori della festa e da tutto il popolo ascolano “il tempio sacro della Quintana“. La sua forma peculiare, come se fosse un “otto” è il luogo di battaglia dei sei “Sestieri”. I sestieri, ovvero le sei parti della città, sono Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà, Sant’Emidio e Porta Tufilla. All’interno di questo tempio si sfidano i vari cavalieri che devono colpire un bersaglio ovvero lo scudo che viene sorretto dalla rappresentazione di un moro ovvero di un Saraceno. Si hanno tre tornate e ciascuna di queste tornate è chiamata “assalto“. La vittoria si decide dal punteggio totale che si calcola in base al tempo impiegato per l’assalto e la precisione nello stesso.

Molto importante è anche il Corteo Storico che colora tutta la città di Ascoli Piceno con costumi tradizionali che vengono indossati dagli oltre 1500 figuranti. Un’eleganza che si intreccia perfettamente a quella della città. Pensate, che i costumi riprendono i ritratti del Crivelli e hanno firme dei più importanti stilisti italiani tra gli altri Pizzi, Guidetti e Martini. Il Corteo avanza per il centro storico al ritmo dei tamburi e delle chiarine. Molto importante è la figura del Magnifico Messere, ma anche quelle di consoli, capisestiere, dame, damigelle, armigeri, arcieri, musici e sbandieratori.

La foto è di www.quintanadiascoli.it

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