
Chiesa di San Michele Arcangelo
Nella parte più a sud di di Montefalcone Appennino, proprio sullo strapiombo del versante roccioso che caratterizza la peculiare posizione di questo antico borgo, svetta la Chiesa di San Michele Arcangelo.
Costruita tra il 1821 e il 1824 l’odierna struttura andò probabilmente a sostituire una chiesa ben più antica, che appare in un documento del 1332 e secondo alcune ipotesi legata ai monaci farfensi. Ancor più antico sembra però essere il culto di San Michele Arcangelo a Montefalcone, da molti ascrivibile ai longobardi e, anzi, spesso utilizzato proprio come testimonianza della presenza di tale popolo in questa zona.
Come detto però la chiesa ancora oggi visitabile fu edificata nella prima metà del XIX secolo, grazie ad una corposa donazione – ben 3.000 scudi romani – di Livio Palmoni, cocchiere di Papa Pio VII originario di Montefalcone.

San Michele Arcangelo
La struttura si presenta in modo semplice ed elegante, con caratteristiche architettoniche che sembrano richiamare lo stile romanico. La pianta a croce greca si sviluppa seguendo un’unica navata e sono presenti quattro cappelle laterali, di cui soltanto due al momento visitabili, quella del Sacro Cuore e quella della Madonna Addolorata. In quest’ultima, all’interno di una nicchia, è custodito il Simulacro della Vergine. Moltissimi furono nel corso del tempo i lavori di restauro e ristrutturazione, tra cui si segnalano quelli degli anni Cinquanta, quando furono realizzati dal pittore Giuseppe Toscani gli affreschi sulla volta e sulle pareti della chiesa.