
La Chiesa di San Pietro al Borghetto
Queta piccola chiesa sorge nel cuore dell’antico borgo di Piobbico, proprio al di sotto del Castello Brancaleoni. Anche questa struttura, come gran parte del paese, è legata ai Brancaleoni, e proprio da un esponente della famiglia, Paolino, ci arriva la prima testimonianza sulla sua presenza. All’interno del testamento di Paolino, in data 17 agosto 1345, si fa riferimento ad un lascito “alla chiesa di San Pietro al Borgo”, che risale perciò almeno al XIV secolo.
Il rapporto con la famiglia prosegue anche nei secoli successivi. Sarà infatti Lucrezia Ubaldini, vedova del conte Federico II, a donare nel 1562 l’edificio alla Confraternita del “Corpo di Cristi”, poi conosciuta come “Santissimo Sacramento”.
Nel XVII secolo invece, per la precisione nel 1649, Antonio III stanziò dei fondi per degli importanti lavori di ristrutturazione della chiesa, che si conclusero però soltanto nel 1773 grazie al contributo della contessa Anna Giulia Brancaleoni.

Della vecchia struttura non è rimasto nulla, ad eccezione del bel portone cinquecentesco che permette l’ingresso alla chiesa.
L’interno custodisce una significativa pala, collocata sopra l’altare maggiore, attribuita al durantino Giorgio Picchi e raffigurante La consegna delle chiavi a San Pietro. L’opera proviene dall’antica chiesa di Santo Stefano, così come le statue di San Rocco e San Crescentino poste ai fianchi del presbiterio.
Un dipinto del 1778 di Carlo Paolucci di Urbino dove è rappresentata la Madonna di Loreto con i Santi Bartolomeo ed Emidio occupa l’altare di destra, mentre quello di sinistra ospita un Crocifisso racchiuso in una nicchia e coperto da una tela scorrevole, dove si trovano le figure di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova.