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Collegiata di Santo Stefano

La Collegiata di Santo Stefano è una delle principali chiese di Potenza Picena.

Anticamente la chiesa era intitolata a Sant’Ignazio di Loyola e apparteneva alla Compagnia di Gesù. Il grande complesso architettonico, che comprendeva in origine anche un collegio, fu progettato dall’architetto padre Giovanni de Rosis sul finire del Cinquecento, approvato nel 1616 e concluso nella seconda metà del secolo.

Abbandonata per oltre vent’anni dopo il 1773 (anno della soppressione dell’ordine gesuita, poi istituito nuovamente nel 1814), la chiesa crebbe nuovamente di importanza quando si decise di trasferire qui la Collegiata ed il Capitolo della Pieve di Santo Stefano, elevata a collegiata nel 1754 ma abbattuta nel 1796.

Proprio in seguito a questi eventi la chiesa di Sant’Ignazio fu intitolata a Santo Stefano, e vennero trasportate al suo interno molte delle opere che ornavano la pieve.

 

La facciata della collegiata, rimasta incompiuta, è semplice ed austera, mentre all’interno sono presenti diverse opere d’arte di un certo valore. Tra i vari dipinti che impreziosiscono le cappelle e l’altare maggiore si segnala la presenza di una pregevole tela raffigurante Santo Stefano attribuita alla scuola del Pomarancio.

Molto bello anche l’organo realizzato dai Bazzani di Venezia nel 1848.

Tra i locali della Collegiata di Santo Stefano vi è poi l’affascinante Capella dei Contadini, finanziata ad inizio del XVIII secolo dalla Congregazione dei Contadini e dedicata alla Purificazione di Maria. La cappella è decorata dai suggestivi affreschi di Benedetto Biancolini e, grazie alla sua particolare conformazione che le conferisce un’ottima acustica, è oggi utilizzata per ospitare spettacoli ed eventi.

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