
CONERO D’ESTATE: 3 COSE SEMPLICI ED EMOZIONANTI DA FARE
Nella zona del Conero le cose da fare sono davvero tante, ve ne proponiamo tre.
La zona delle Marche di cui vogliamo parlare oggi è una delle più caratteristiche di tutta la costa adriatica, riconoscibile e straordinariamente ricca. Un territorio unico, tra le cristalline acque del mare e un monte che arriva a lambirlo fino alle verdi colline che fanno da sfondo. E ancora cultura, arte, eventi e un’enogastromonia dai sapori prelibati, un pescato freschissimo e di ottima qualità. Stiamo parlando della zona del Conero cose da fare ce ne sono davvero tante, tra la riviera del Conero e il Parco nazionale del Conero, immersi in una natura benigna, incantevole, e a tratti aspra, che giunge fino alle spiagge, veri tesori incontaminati protetti dal monte e accarezzati da un mare pulito e azzurro.
Questa deliziosa zona, perla delle Marche e non solo, scelta in precedenza prevalentemente come meta turistica estiva – grazie alla varietà dell’arenile, spesso sassoso e ghiaioso, ma con ampie zone di sabbia fine adatta anche ai più piccoli, alle acque non inquinate e a strutture eccellenti – oggi richiama molti visitatori anche per altri motivi. A portare molti turisti sono i magnifici borghi e città che costellano la zona, a cominciare da Ancona, fulcro economico, industriale e turistico della regione, straordinariamente eterogenea vanta una storia antica testimoniata dalle mille bellezze artistici e architettoniche che si incontrano ad ogni angolo. E ancora, sebbene non sul mare, affascinano i borghi di Camerano e Osimo, anche per i loro misteriosi sottosuoli abitati e utilizzati nei modi più disparati, Castelfidardo – patria della fisarmonica – e Offagna che si erge intorno all’antica rocca, una delle opere difensive più importanti dei castelli di Ancona. Molto frequentati anche la famosa Recanati, l’antico borgo selvaggio decantato da Leopardi che qui nacque e visse e l’incantevole Loreto che ospita la Basilica della Santa Casa, uno dei luoghi mariani e di pellegrinaggio più importanti del cristianesimo.
E poi, a picco sul mare, con una costa alta frastagliata e rocciosa, una serie di spiagge a ciottoli bianchi o neri, baie, calette, insenature, grotte marine e boschi che si affacciano sul bagnasciuga. Scenari unici che si rincorrono e si avvicendano nei tratti costieri di Sirolo, Numana e Porto Recanati dove gli scogli emergono dalle acque facendo da scenografico sfondo e dove il Conero, con la sua fitta vegetazione di macchia mediterranea, fa da imponente e suggestiva protezione. In quest’incanto vi suggeriamo di godervi l’emozione di tramonto dalla spiaggia di Portonovo piccola località 12 km a sud di Ancona, un vero gioiello naturalistico dove il Conero degrada sul mare creando calette davvero suggestive, alcune delle quali raggiungibili solo via mare.
Girando le spalle al mare ci si può dedicare al meraviglioso scenario del promontorio che maestoso vanta rupi marittime molto alte campeggiando sullo skyline dell’intera costa adriatica centrale. Affascinante e selvaggio il monte Conero, con i colori e gli odori tipici della macchia mediterranea, costituita da corbezzoli, lecci, pini e e ginestre, è attraversato da una fitta rete di sentieri, strapiombi altissimi e vasti panorami che portano fino alla vetta, uno degli scenari più avvincenti e suggestivi di tutta la zona. Una veduta altamente emozionate ed entusiasmante difficilmente descrivibile a parole che spazia a 360 gradi dal mar Adriatico alle colline rurali ai borghi dell’entroterra, uno spettacolo unico di cielo terra e mare da vivere e portare per sempre con sé.
Una terza cosa da fare semplice ma di grande impatto emozionale è di percorrere uno dei sentieri più affascinanti del Monte Conero, il Pian dei Raggetti; quello che vi consigliamo però è di intraprendere l’escursione in notturna in modo che oltre alla splendida passeggiata avrete moto di osservare un po’ più da vicino le stelle avvolti in uno scenario romantico, bucolico e rasserenante. Il sentiero inizia da Poggio, il più piccolo comune della provincia di Ancona, e dopo circa una mezz’ora di camminata – piacevole ed immersa tra i colori e gli odori di lecci e ginestre -, si giunge alla vetta dove è possibile ammirare la baia di Portonovo. Inoltre prima di arrivare alla cima, optando per un breve percorso in salita in mezzo alla boscaglia – da compiere ovviamente di giorno – si giunge ad una bancata rocciosa sulla quale sono impresse alcune incisioni rupestri paragonabili, secondo alcuni, alle forme di culto di epoca preromana.