
Domus di via dell’Abbondanza
L’area archeologica di via dell’Abbondanza, o Domus di via dell’Abbondanza, scoperta nel 2004, rappresenta uno delle più importanti testimonianze della Pesaro romana – conosciuta con il nome di Pisaurum – e dello sviluppo della città nel corso dei secoli.
Gli scavi condotti tra il 2004 e il 2005 hanno infatti riportato alla luce i resti di una ricca dimora signorile risalente alla prima età imperiale. Edificata durante il periodo augusteo la domus fu probabilmente abitata fino alla fine del secondo II d.C., e doveva essere impreziosita dalla presenza di un notevole apparato decorativo, di cui è ancora possibile osservare alcuni frammenti degli affascinanti mosaici in bianco e nero che ricoprivano una parte della pavimentazione.

I ritrovamenti hanno poi dato modo di ricostruire tridimensionalmente e in modo accurato il complesso della domus con tutti i suoi vari ambienti, che è possibile osservare grazie ad un innovativo sistema multimediale capace di rendere la visita dinamica e ancor più interessante.
Una fondamentale testimonianza della Pesaro romana quindi, ma non solo. Durante gli scavi si è infatti osservata una stratificazione dei ritrovamenti a partire dall’epoca rinascimentale, scovando, ripercorrendo i secoli a ritroso, i resti di strade e botteghe quattrocentesche, di edifici medievali, di un impianto termale risalente al IV-V secolo e, infine, della domus.
A queste strutture si aggiungono reperti di vario genere – prevalentemente ceramiche e oggetti di vita quotidiana, tra cui spicca la testa in terracotta di un piccolo Eros dormiente – esposti all’interno di due vetrine.
La Domus di via dell’Abbondanza è solitamente visitabile durante i fine settimana e i festivi, ma vi è la possibilità di organizzare visite per gruppi organizzati anche al di fuori dei giorni di apertura stabiliti.