
Eremo di Soffiano
Se siete a Sarnano non perdete l’occasione di andare alla scoperta dei resti dell’Eremo di Soffiano, una costrizione di quasi mille anni fa che sembra essere un tutt’uno con la natura circostante.
Distante circa 7 km dal centro del borgo può essere raggiunto completamente a piedi oppure con la macchina, salvo un ultimo tratto di sentiero immerso nel bosco – circa 20 minuti di percorrenza – che andrà fatto necessariamente passeggiando. Si tratta comunque di un’escursione molte semplice e alla portata di tutti, adulti e bambini.

Le prime notizie sull’Eremo di Soffiano risalgono addirittura al 1101, secondo una testimonianza che certifica la donazione della proprietà da parte del conte Ismidione a un prete di nome Alberto e alla sua comunità di seguaci.
Poco dopo questo luogo fu abitato dai Francescani, e non è da escludere che lo stesso San Francesco – che si dice sia passato da Sarnano durante le sue peregrinazioni – vi abbia sostato per qualche tempo.
Innegabile è comunque il fatto che l’Eremo sia carico di fascino e di mistero, e perciò ricco di racconti e storie sul suo conto. Una di queste ad esempio narra di del volo dell’anima del Beato Umile alla sua morte visto nitidamente dal Beato Pacifico, due frati che qui abitarono secoli fa. Un’altra è quella che vorrebbe questo luogo abitato per lungo tempo da un eremita in compagnia di una capra, supportata dal ritrovamento recente di uno scheletro umano vicino a quello di una capra appunto.
Altrettanto affascinante è l’origine del suo nome, ancora oggi solo ipotizzata. Secondo alcuni deriverebbe da latino Sub Jano, “in onore di Giano”, divinità di epoca romana importante nella zona; altri sostengono invece che Jana voglia indicare Diana, dea tra le altre cose “della luce lunare, dei boschi e delle fiere selvagge”.