
Escursione a fianco del Rio Vitoschio: immersi nei boschi del Monte Nerone, un’avventura alla ricerca di incredibili cascate
Ci troviamo in provincia di Pesaro Urbino, nei pressi di Piobbico, stupendo borgo delle Marche adagiato in mezzo al verde dei boschi e protetto dai picchi delle montagne. Ci troviamo nella zona dove domina il Monte Nerone, e qui sono tante le possibilità di fare trekking, con escursioni con portano in vetta, oppure ti portano ad esplorare il territorio a valle, ricco di acqua e di meraviglie della natura. Oggi ti presentiamo un’escursione dove imperversa l’elemento acqua. A fianco del torrente Vitoschio, andremo infatti alla ricerca di cascate. Sembra una zona mistica quella che vi presenteremo, sede di preghiera e meditazione dell’uomo sin dall’antichità. Il rumore purificatore dello scorrere dell’acqua, la folta vegetazione, e le montagne che circondano il luogo, rendono questa piccola valle tagliata dal Rio Vitoschio un vero e proprio paradiso per l’anima.




Caratteristiche dell'escursione
- Distanza: 6 Km A/R
- Equipaggiamento: necessari stivali o scarpe da trekking in gorotex
- Durata: 2 H A/R
- Difficoltà: Intermedio
Si parte nelle vicinanze di Piobbico Arrivate alle meravigliose Porte di Rio Vitoschio
L’escursione inizia imboccando il sentiero 230. Si arriva alla partenza di questo percorso, lasciando l’auto lungo la strada a circa 2 km dopo Piobbico. Noterete il cartello che evidenzia la destinazione sulla sinistra, e potrete lasciare i vostri mezzi proprio sui bordi della carreggiata. Questo è un luogo meraviglioso: un passaggio naturale creato da due fianchi rocciosi, da cui si vedono delle alte pareti verticali, spoglie, nude, dove molti arrampicatori si allenano. In mezzo scorre il rio Vitoschio che poi si getterà nel fiume Biscubio. Poi dopo tale passaggio, inizierete ad affiancare il torrente, che occorrerà guadare in più di un’occasione. Inizialmente ci si imbatte anche in una sorta di parco avventura: una specie di carrucola a cui ci si aggrappa, faciliterà ‘’volando’’ il passaggio del fiumiciattolo. Inizia quindi una piacevole camminata proprio a fianco dell’amichevole Rio Vitoschio. Il suo inebriante rumore sarà accompagnato da quello lieve delle foglie calpestate. Sembra di trovarsi nell’atmosfera tipica del romanzo d’avventura, a pieno contatto con l’acqua e il bosco.
Al bivio proseguite verso il Fosso del Pisciarello
Dopo un quarto d’ora si arriva ad un bivio, con tanto di cartello: andando a sinistra proseguirete nel sentiero n. 230 che vi porterà al Fosso del Pisciarello e poi a Colluccio. Invece si dovrà proseguire dritti per il sentiero denominato Carbone e Oro. E da qui che potrete imbattervi nelle cascate. Dovrete dunque attraversare il fosso alcune volte, fondamentali saranno stivali o scarpe da trekking in gorotex. Poco dopo avrete davanti ai vostri occhi la prima piccola cascata! Ogni scorcio che vedrete sarà davvero suggestivo, dove la vegetazione fa da cornice alle acque che scavano la roccia e si gettano in limpide pozze di acqua fredda. D’estate vi consigliamo un tuffo!


Poi si ricomincia a camminare alla volta di una nuova cascata. Il sentiero ora inizia a salire e vi troverete il torrente che scorre sotto di voi. Quando il sentiero tornerà al livello del corso d’acqua avrete due possibilità: seguire i segni rossi, che indicano il percorso da seguire per ricongiungersi al sentiero n. 230, o attraversare di nuovo il fiume seguendo una traccia ben evidente che corre parallela al fiume. Attraversando il torrente dopo pochi passi si raggiunge un’incredibile cascata che crea una pozza circolare. Arrivare in questo luogo, è come ritrovarsi in un’oasi di pace: una cascata che termina in una vera e propria piscina naturale. Questo è un luogo ideale per sognare e meditare, ma soprattutto per bagnarsi durante la calda stagione estiva.






Si ritorna indietro, ritornando al primo bivio. Salendo si arriva ad un latro tema importante di questa escursione: la grotta di Giampaolo, un’antica grotta eremitica. E’ un posto ricco di fascino, ideale anche per riposarsi dopo la salita. Potrete anche entrare all’interno della grotta, immaginando anche come potesse vivere li dentro un’eremita durante il Medioevo. Si prosegue dopo la grotta, camminando sull’evidente sentiero, che riesce a farvi ammirare dall’alto il Rio Vitoschio. Poco dopo si arriva all’ultima tappa dell’escursione: la Rupe dei Falchi. Questo è un posto magico, poiché si arriva a delle rupi da cui si può ammirare il panorama sulla valle e sulle montagne circostanti. E qui potrete dare sfogo alla vostra passione per la fotografia!
Da visitare nei paraggi

Piobbico
Piobbico, in provincia di Pesaro Urbino, sorge nella vallata chiusa tra il monte Nerone e il monte Montiego. Il borgo è bagnato dai fiumi Biscubio e Candigliano, che si uniscono proprio nel centro abitato.

Urbino
Urbino è lo splendido capoluogo di Pesaro della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano e dal 1998 il suo centro storico fa parte del patrimonio dell’umanità UNESCO.

Fano
Fano è una ridente cittadina delle Marche, nella provincia di Pesaro Urbino. Fano è tra le città più popolate delle Marche ed è famosa per il suo Carnevale che risulta essere il più antico d’Italia.
Attività da fare nei paraggi

Le cascate di Secchiano
C’è un’oasi speciale dalle parti di Cagli, nel Pesarese. Uno di quei posti che assomigliano a quelle nicchie paradisiache descritte da Salgari nel celebre Romanzo d’Avventura “L’Isola del Tesoro”.

A Pian dell’Acqua per il foliage più bello delle Marche
A Pian dell’Acqua per il foliage più bello delle Marche: un’escursione immersi in un bosco rosso, accompagnati da un torrente fino alle Cascate dell’Orrido
A cura di Vito Rocchi
