
Fontana del Calamo
La Fontana del Calamo è uno dei simboli di Ancona. Si trova nel centro storico cittadino, all’inizio di corso Mazzini, una delle vie più frequentate del capoluogo marchigiano. In città è conosciuta perlopiù come Fontana delle Tredici Cannelle, per le tredici bocche – letteralmente, come vedremo tra poco – da cui fuoriesce l’acqua.
Non si conosce la precisa data di realizzazione, ma già dal Quattrocento ci sono testimonianze della sua presenza. Nel 1503 la fontana fu in parte smantellata per utilizzare i suoi materiali nella costruzione del nuovo Palazzo del Governo, per essere ricostruita su progetto di Pellegrino Tibaldi nella seconda metà del Cinquecento da artigiani recanatesi. Proprio con quest’opera di restauro e ricostruzione la struttura assunse l’aspetto che è osservabile ancora oggi.

Costruita in pietra bianca calcarea, è contraddistinta da 14 volute in cui sono inserite 13 maschere di fauni e satiri, tutte in bronzo tranne quella centrale in pietra. Propria dalla bocca dei 13 volti sgorga l’acqua. Sopra le maschere, nella parte superiore della fontana, sono presenti dei fregi in pietra con vari soggetti, come il cavaliere a cavallo, stemma della città di Ancona.
In passato l’acqua era raccolta all’interno di una grossa cisterna posta alle spalle della fontana, e arrivava dall’acquedotto del Monte Conero.
Seconda la tradizione cittadina bere l’acqua della Fontana del Calamo sarebbe di buon auspicio per un futuro ritorno in terra anconetana. Da qui il detto “se alla fontana berrai, ad Ancona tornerai…”.