
Forte Malatesta
Il Forte Malatesta di Ascoli Piceno è una delle più rilevanti strutture fortificate di epoca rinascimentale di tutta la regione. Una vera e propria fortezza, da poco accuratamente restaurata, che è figlia della storia della città e delle sue vicissitudini. Ci troviamo nei pressi della sponda sinistra del fiume Castellano, non lontani dal centro storico, in un luogo strategico fin dall’epoca romana. Dopo un susseguirsi di edifici distrutti e ricostruiti, fu Galeotto Malatesta nel 1349 a far erigere qui un primo, vero complesso di fortificazioni, conosciuto da allora appunto come Forte Malatesta. Anche questa struttura non ebbe però una lunga vita, e all’inizio del XVI secolo, tra le macerie, fu eretta al suo posto una chiesa di forma dodecagonale dedicata a Santa Maria del Lago.

Pochi anni più tardi, per volere di papa Paolo III Farnese, cominciarono i lavori per la costruzione di una nuova fortezza, quella in buona parte tuttora osservabile. Lavori che furono affidati nel 1543 ad Antonio da Sangallo il Giovane, importante architetto molto attivo sul territorio marchigiano.
Nei primi decenni dell’Ottocento il forte fu restaurato e, per circa un secolo e mezzo, adibito a carcere giudiziario.
Oggi, dopo altri importanti lavori e la definitiva riapertura nel 2010, la fortezza è visitabile, ed ospita al suo interno anche l’interessante Museo dell’Alto Medioevo, dove sono conservati un discreto numero di cimeli e oggetti databili in buona parte tra il VI e l’VIII secolo, come gioelli, armi o utensili di vita quotidiana. La collezione raccoglie perlopiù i ricchi corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino.