
I PARCHI DELLE MARCHE
I parchi delle Marche: dal parco del San Bartolo ai Sibillini, tutte le riserve e le aree protette di questa regione dove domina il verde e la natura.
Le Marche è una regione verdeggiante in cui la natura è davvero protagonista, a testimoniarlo i diversi parchi, riserve naturali dove rifugiarsi, dove ritrovare il contatto con la terra, dove avventurarsi e mettersi alla prova, oasi protette dove tutto è incontaminato, vero e verace, autentico e a tratti selvaggio.
Il Parco naturale regionale del Monte San Bartolo è una delle riserve della regione, istituito nel 1994, si trova a ridosso della costa adriatica nella provincia di Pesaro e Urbino, da Gabicce Mare a nord fino a Pesaro a sud. Il Parco San Bartolo, caratterizzato per il tratto di costa alta rappresentata da falesia, rara in tutto l’Adriatico, è per lo più costituito da paesaggio rurale fino agli anni ’50 coltivato. Dei due ambienti, quello senz’altro più affascinate è dato dalla falesia che emerge dalle strette e caratteristiche spiagge ciottolose o dalle basse acque marine con un susseguirsi di speroni, valli e pareti a strapiombo mentre il paesaggio rurale che va via via degradando offre allo sguardo un panorama idilliaco tra campi tornati alla natura “selvaggia” e filari di alberi e siepi, un colpo d’occhio davvero affascinante, armonioso e gradevole.
Il Parco regionale del Conero si estende sul promontorio dell’omonimo monte, in provincia di Ancona. L’area naturale, protetta dal 1987, si estende per circa 6mila ettari arrivando alla foce del fiume Musone comprendendo i comuni di Ancona, Sirolo, Numana e Camerano. Anche in quest’area, nella parte del comune di Ancona troviamo la caratteristica falesia che nelle spiaggiole del passetto – raggiungibili solo attraverso ripidi sentieri – costituisce un luogo magico e affascinante. Ma il territorio è molto altro e molto di più: dolci colline e campagne verdeggianti, boschi e alte coste rocciose, spiagge ghiaiose e zone urbane.
Sempre nel territorio anconetano, ma sul versante appenninico, troviamo il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, una delle aree protette più belle delle Marche. Esteso per circa 9mila ettari il parco interessa i comuni di Genga, con le sue straordinarie Grotte di Frasassi, uniche e spettacolari, Serra San Quirico, Arcevia e Fabriano. La particolarità di quest’area, un territorio ancora immerso in una natura integra e rigogliosa, è la presenza di aquile reali e del riccio, animale scelto come simbolo del Parco.
Il Parco nazionale dei Monti Sibillini è un’area protetta a cavallo tra le Marche e l’Umbria, interessa quattro province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia. Istituito nel 1993, la riserva naturale protetta si estende per una superficie di circa 70mila ettari, su un terreno prevalentemente montagnoso. Il paesaggio predominante infatti è costituito dal massiccio della catena degli Appennini, una grande varietà di paesaggi e ambienti, dai fondivalle dei fiumi e dei torrenti, alle impressionanti gole, come quella dell’Infernacico, dai boschi di faggi alle colline, dalle cime dei monti, come il Redentore che tocca quasi i 2500 metri di altezza sul livello del mare o il Pizzo del Diavolo fino alle depressioni ad alta quota, famosi sono i Piani di Castelluccio di Norcia.
Questi i principali parchi e riserve naturali delle Marche ma sono molte le aree più piccole e meno conosciute, piccoli gioielli nascosti nel territorio, come il parco del Cardeto, un parco urbano a picco sul mare nel territorio di Ancona. Assolutamente da non perdere Il Parco del Sasso Simone e Simoncello situato nelle Province di Pesaro-Urbino e di Rimini, ai confini con l’omonima riserva naturale toscana e compreso nell’antico territorio del Montefeltro mentre la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, legata alla meravigliosa abbazia cistercense si trova nelle vicinanze di Macerata, è un’oasi di pace e serenità, dove la natura conserva quell’inequivocabile legame con la spiritualità, dove l’uomo è solo una piccola parte del territorio che lo avvolge e lo custodisce. E ancora l’oasi WWF Ripa Bianca di Jesi, la riserva regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito, i boschi ripariali del Tronto, o la Montagna dei fiori, luoghi incantati che l’uomo ha finalmente deciso di preservare, riscoprire e valorizzare, posti sconosciuti, incontaminati, nascosti e puri che vanno tutelati e salvaguardati con rispetto.