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Il Centro Storico di Sirolo

Ti trovi in vacanza sulla famosa e ridente Riviera del Conero, e sei sazio del mare dopo una bella mattinata trascorsa in una delle tante spiagge tra Portonovo, Sirolo e Numana. Desideri scoprire il passato, la storia e la cultura di questa incredibile zona delle Marche. Noi allora ti consigliamo di immergerti nell’atmosfera sobria e affascinate del centro storico di Sirolo! E cerchiamo di indicarti in particolare cosa visitare nella Perla del Riviera del Conero, così è soprannominata Sirolo.

 

Appena arriverai nel centro di questo paese di mare, noterai la posizione strategica per dominare tanti incantevoli panorami sul mare: sia verso Nord dove ti imbatterai sulla sagoma rassicurante del Monte Conero, che verso Sud dove invece il tuo sguardo potrà spaziare da Numana fino a Porto Recanati. E’ un posto dove è permesso emozionarsi, sognare, e magari meditare mentre si è seduti comodamente su di una panchina, e si viene abbracciati dai colori luccicanti del Mare Adriatico. È proprio da piazza Vittorio Veneto, la piazza centrale di Sirolo, che di sera diventa leggermente più mondana, che inizia il nostro piccolo giro culturale.

Dalla piazza, tenendoti il mare alle spalle, scendi verso sinistra per Via Italia. Dopo 70 metri ti imbatterai sulla tua destra con l’antica Chiesa del SS.  Rosario. Riconoscerai questo antico luogo di culto di Sirolo inizialmente dalle sue pareti in pietra, che per un attimo ti trascineranno in un’atmosfera passata, medievale. Complice di questo balzo indietro nel tempo sarà l’Arco Gotico, che si trova proprio li di fronte, alla fine di Via Italia. Questo antichissimo arco risale addirittura all’anno 1000! La Chiesa del SS. Rosario è In stile gotico ed è stata costruita fra il 1603 e 1613, quindi subì un modesto ampliamento nel 1898. Al suo interno, in un’urna dell’altare maggiore, potrai trovare le spoglie di Pietro di Treia, morto nel 1304 nel Convento Francescano di Vetta Marina.  Ma soprattutto, se sei amante della Storia dell’Arte verrai calamitato dalla visione di un dipinto di Pompeo Moranti del XVI sec.

Questo quadro raffigura al centro la Vergine ed ai lati San Nicola da Bari e Sant’Agostino. Uscendo dalla piccola chiesa noterai sulla parete esterna, quella che dà su Via Italia, uno strano simbolo scalfito sulla pietra, che sembra ritrarre un angelo e una scritta che menziona San Michele.

Continuando il nostro giro per le caratteristiche vie di Sirolo, da via Italia potrai scendere oltrepassando l’Arco Gotico, ed arrivare voltando verso destra al Teatro Cortellesi. Questo teatro del 1800, rappresenta un motivo di orgoglio per l’arte e la cultura di Sirolo. Esternamente noterai che la sua struttura fa parte del sistema murario cittadino. Facendo un piccolo giro all’ interno si può notare che la sala degli spettacoli presenta la classica forma a ferro di cavallo ed è abbellita da una galleria di colonne doriche, con due ordini di palchi, per un totale di 220 posti.
E’ in queste sala che viene messa in scena la stagione teatrale invernale, un cartellone molto ricco e che offre una varietà di rassegne teatrali, spettacoli di prosa e concerti musicali. 

Risalendo sempre tramite via Italia alla piazza centrale del paese c’è un’altra cosa importante da ammirare e visitare: la Chiesa di San Nicolò di Bari e la torre! La chiesa è in stile neoclassico, edificata nel 1732. Potrai scoprire al suo interno un crocifisso in legno del 1500, oltre che un organo del 1700. Per quanto riguarda la Torre Campanaria, si tratta di un’antica costruzione difensiva. Da qui venivano avvistati i nemici provenienti dal mare! Oggi ha un grande fascino,  in quanto sembra un elemento architettonico che incute protezione al paese di Sirolo.

Sapevi poi che che San Nicolò di Bari fosse il patrono di Sirolo?

Dove dormire a Sirolo

Hotel Sirolo

L’ Hotel Sirolo è ubicato nel cuore di Sirolo e all’ interno del Parco del Conero. Ideale per soggiorni all’ insegna del relax, l’Hotel è arricchito di molteplici attività, come incantevoli passeggiate naturalistiche nei sentieri del Parco del Conero, a piedi o in mountain bike o addirittura a cavallo. Nelle Immediate vicinanze avrete anche la possibilità di praticare golf nel Campo del “Conero Golf” con cui l’ Hotel è convenzionato. In Pochi minuti si raggiungono le stupende spiagge della Riviera del Conero, quali quelle di Sirolo, Numana e Portonovo.Percorrendo le “Vie del Rosso Conero” si possono inoltre degustare i prodotti tipici dell’Enogastronomia locale.I paesi limitrofi sono meta di interessanti escursioni storico culturali.

Cosa visitare vicino Sirolo

Numana

Numanaè tra icentri balnearipiù ridenti e più frequentati dellaRiviera del Conero, storicamente chiamata Humana, in riferimento all’antico porto risalente all’epoca dell’Impero Romano.
Numanaè ubicata su una collina a picco sulmare, e si rispecchia sulle acque dellaRiviera del Conero.

La leggenda narra che la cittadina originariamente era più estesa e che una parte dell’antica Humana sia franata verso ilmare;

Ad avvallare questa teoria, in tempi recenti, sono stati ritrovati a largo dell’odierno porticciolo alcuni resti risalenti all’epoca romana.

Portorecanati

Porto Recanati è una rilassante località di mare in provincia di Macerata. Per la sua posizione geografica, Porto Recanati si può considerate come una estensione della Riviera del Conero. Al tempo stesso collega direttamente  Loreto, Recanati e Macerata.

Una vacanza al mare a  Porto Recanati è resa indimenticabile dal mare pulito e dalla  natura incontaminata. I colori di Porto Recanati e dei suoi dintorni sorprendono e riempiono gli occhi.

Il mare è blu come in un dipinto,  il verde della selvaggia pineta è vivo,  le spiagge sono ampie e pulite. 

Prodotto tipico di Sirolo

Vino Rosso Conero

Il Rosso Conero rappresenta l’emblema e la territorialità delle zone dell’anconetano e dell’unico promontorio della costa adriatica, il Monte Conero.

I vigneti che si distribuiscono per oltre 350 ettari sono situati nei pressi comuni di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Castelfidardo, Numana e Osimo. L’unicità di questa tipologia di vino deriva soprattutto dall’ambiente di coltivazione dei vigneti di montepulciano caratterizzati dal terreno calcareo, dall’esposizione alla luce e dall’esposizione alle brezze marine. 

A cura di Vito Rocchi

a cura di vito rocchi

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