
ITINERARIO NELLE MARCHE ALL’INSEGNA DELLA PITTURA: DIPINTI E QUADRI ASSOLUTAMENTE DA VEDERE
UN VIAGGIO NELLE MARCHE ALLA SCOPERTA DELLE OPERE PIÙ IMPORTANTI DI FAMOSI PITTORI, TRA BORGHI E CITTÀ PER AMMIRARE QUADRI E DIPINTI IMPORTANTI.
Tutto il territorio marchigiano è costellato da opere d’arte di inestimabile valore artistico e culturale, un patrimonio costituito da tele, dipinti e quadri che raccontano ancora oggi la storia, le tradizioni, i personaggi, la religiosità, le traversie delle famiglie più illustri, i conflitti, le guerre e le epoche che hanno attraversato il territorio marchigiano certificando una ricchezza di stili unica difficilmente riscontrabile altrove. Artisti come Raffaello, Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Giovanni Andrea De Magistris e Simone de Magistris sono solo i più famosi ed illustri, le cui opere sono disseminate sul territorio marchigiano, veri e propri gioielli dell’arte, affreschi, dipinti e tele di inestimabile valore che rendono i piccoli borghi che li ospitano ancora più interessanti e preziosi dal punto di vista storico culturale.
Da nord a sud, grandi artisti hanno soggiornato nel Marche e vi hanno dipinto straordinarie opere mentre diversi sono quelli che in queste terre hanno trovato i natali e hanno perseguito i primi studi per poi spostarsi nelle capitali dell’arte come Roma o Firenze al servizio di mecenati che nel corso delle varie epoche hanno saputo riconoscerne il talento, primo fra tutti Raffaello Sanzio. Quest’ultimo ebbe la fortuna di nascere ad Urbino, centro artistico di primaria importanza che irradiava gli ideali del Rinascimento, qui poté frequentare il Palazzo ducale dove studiò le opere di Piero della Francesca, Francesco di Giorgio Martini e molti altri. Ad Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche, sono conservate diverse opere legate la Rinascimento e alla corte di Federico di Montefeltro, importantissime, oltre i lavori di Raffaello, le due opere di Piero della Francesca. Nell’appartamento del Duca, nella Sala delle Udienza, troviamo la “Madonna di Senigallia” olio su carta riportata su tavola di noce, databile tra il 1470 e il 1485 e la “Flagellazione di Cristo” tempera su tela databile tra il 1463 e il 1464, entrambi di Piero della Francesca; Mentre nell’Appartamento della Duchessa troviamo due opere di Raffaello, il “Ritratto di gentildonna” e “Santa Caterina d’Alessandria”.
Un percorso molto diverso quello di Carlo Crivelli, che nato a Venezia, influenzato da Donatello, e con una vita avventurosa e burrascosa, si trova nel territorio marchigiano intorno al 1468 quando firma il “Polittico di Massa Fermana”, dipinto a tempera e oro su tavola conservato nella chiesa dei Santi Lorenzo e Silvestro a Massa Fermana appunto, in provincia di Ascoli Piceno. Diverse sono inoltre le operano che orbitano intorno a Fermo, tra cui il “Polittico di Porto San Giorgio” del 1470 eseguito per la chiesa di San Giorgio. Nel 1473 si trova ancora nel piceno, eseguendo il “Polittico di Sant’Emidio” conservato nel Duomo di Ascoli, dipinto a tempera e oro su tavola, a tre registri, con al centro una Madonna col Bambino in trono e quattro scomparti laterali con santi a tutta figura tra cui Sant’Emidio; in basso, in piccolo il Cristo benedicente e dieci apostoli mentre nella parte alta una Pietà al centro e quattro santi laterali a mezza figura. Molte sono le opere di Crivelli disseminate tra i territori di Ascoli, Fermo e Macerata, significativi i soggiorni a Camerino – dove sono conservati il “Polittico di San Domenico” e il “Polittico del Duomo di Camerino”, opera di prestigio, destinata all’altare maggiore della cattedrale, – e quelli nelle cittadine di Matelica, Fabriano e Pergola.
Altro veneziano trapiantato nelle Marche fu Lorenzo Lotto, che formatosi a Venezia arriva nelle Marche nel 1506 dai domenicani di Recanati, spostandosi poi frequentemente tra Roma, le Marche e Bergamo. Tra le opere di maggior prestigio nelle Marche la grandiosa “Crocifissione” di Monte San Giusto del 1531 e “L’annunciazione” di Recanati del 1534 mentre è su commissione dei domenicani di Cingoli che compone la complessa “Madonna del Rosario”; nel 1538 giunge ad Ancona dove dipinge una sacra conversazione, la “Pala dell’Alabarda”.
Tra i più importanti seguaci di Lotto, Giovanni Andrea De Magistris e suo figlio Simone, legati, insieme a Durante Nobili, al piccolo borgo di Caldarola in provincia di Macerata. Le opere dei due pittori sono distribuite per lo più nel maceratese: diverse sono le opere realizzate nelle chiese di Caldarola come la “Madonna del Carmelo” nella Collegiata di San Martino, o la “Madonna con bambino e santi” nella chiesa di San Martino e San Giorgio, mentre a Camerino troviamo l’affresco raffiguranti le “Scene della passione” e “Madonna con Bambino, Sant’Anna e frammento di santo”, nella Chiesa di Mecciano; “Presepio, San Sebastiano e San Rocco” affresco del 1530 si trova a Gagliole, nella Chiesa di San Giuseppe, mentre una “Natività” si trova ad Ascoli Piceno nella Sala dei Parati del Duomo.