
La Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti: un luogo di culto antichissimo e di vitale importanza nella storia delle Marche
C’è un’Abbazia nelle Marche, in un luogo dove ora domina la campagna e la natura solitaria, che in passato rivestiva una grande importanza sociale e politica. La Basilica Imperiale di Santa Croce è uno di quei tanti tesori nascosti delle Marche, uno di quei luoghi pressoché sconosciuti all’uomo comune, a causa del tempo che scorre, e di una storia tradizionale forse raccontata superficialmente. Si tratta di un tema artistico e storico di grande valore, che il turista in vacanza nelle Marche deve assolutamente visitare e riscoprire. Ci troviamo nella zona del Fermano, terra ideale da esplorare per chi ama il Medioevo: sono tanti, infatti, i borghi ricchi di temi artistici relativi quell’epoca. Per la precisione siamo nelle vicinanza di Sant’Elpidio a Mare, un paese che sorge su di un cucuzzolo, noto per il suo eccelso patrimonio artistico. Nella vicinanze c’è anche un’altra abbazia dal passato prestigioso: Santa Maria a Piè di Chienti, di cui abbiamo precedentemente parlato per i suoi misteriosi affreschi.


Questo dato testimonia ulteriormente la grande importanza che in antichità aveva questa parte delle Marche. Visitando questo antico luogo di culto, si ha come la sensazione di venire avvolti da una strana energia. L’ambiente, anche se spoglio, è stato da poco restaurato e riesce ancora a far immaginare le attività e i personaggi storici importanti che passarono in questa Basilica. C’è un poi un ambiente particolarmente sacro e misterioso all’interno: scendendo si può visitare il primo luogo di culto cristiano su cui è stata eretta la Basilica. Si tratta di un ambiente ipogeo, dalla forma circolare, dove nel quinto secolo d.c. si insediò una prima comunità cristiana. Si tratta di un vero e proprio tesoro archeologico ed artistico delle Marche: un’antica Chiesa Paleocristiana! Girando in questa zona circolare, si possono notare antichissime colonne, altari in pietra, e soprattutto le tombe di quella antica comunità. Dentro questo ipogeo, si respira un’atmosfera magica, a tratti si può percepire la spiritualità del luogo, che ad alcuni può ricordare un luogo d’oriente!
Ora andiamo a scoprire le caratteristiche e la storia della Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, e quindi la motivazione del suo antico valore.


La storia dell’Abbazia di Santa Croce
Nella fantasia popolare la nascita dell’Abbazia di Santa Croce è legata alla romantica e tragica storia di un amore tanto tenero quanto contrastato: quello di Lotario e Imelda. In realtà verso la fine del IX secolo nelle vicinanze del punto in cui il fiume Ete Morto confluisce nel Chienti, sui resti di una preesistente basilica cristiana del V secolo, nasce un piccolo cenobio benedettino. Il luogo è considerato strategico e di vitale importanza tanto che il vescovo di Fermo Teodosio e l’imperatore Carlo III il Grosso investono sul piccolo cenobio che si trasformerà ben presto in una delle prime e più potenti abbazie marchigiane. L’Abbazia di Santa Croce al Chienti, prima, sarà la punta di diamante di un sistema di difesa teso a bloccare una possibile, stabile presenza “saracena” lungo la ricca valle del Chienti e poi un saldo e fedele punto di appoggio per gli imperatori e i loro vassalli che elargivano donazioni e protezioni.
Le pergamene e i documenti conservati nell’Archivio Storico del Comune di Sant’Elpidio a Mare ed altri custoditi nel Fondo Fiastrense presso l’Archivio di Stato di Roma attestano la potenza economica, sociale, culturale e il ruolo di preminenza che l’Abbazia ha svolto nel nostro territorio dal IX al XIII secolo.
Il 14 settembre 887 segna la data della cerimonia di consacrazione dell’Abbazia avvenuta alla presenza del vescovo di Fermo Teodosio e dell’imperatore Carlo III il Grosso, nipote di Carlo Magno: figura storica importantissima! Successivamente gli imperatori Ottone I (968) e Ottone II (981) e lo stesso Federico II di Svevia (1219 e 1242) e i papi come Celestino III (1197) e Gregorio IX (1236), tanto per citarne alcuni tra i più importanti, misero sotto la loro protezione l’Abbazia confermando donazioni e protezioni ed elargendone altre.


Con la fine delle “lotte per l’investitura” e il prevalere del potere papale su quello imperiale, Santa Croce, da sempre fedele all’imperatore, perde un importante punto di appoggio e protezione: è l’inizio di una crisi che sarà irreversibile e la porterà alla fine. Cambiano le condizioni storiche e politiche e di conseguenza quelle economiche; i castelli vicini crescono e diventano sempre più autonomi e l’economia comunale, più viva e aperta, soppianterà quella curtense. D’ora in avanti saranno i comuni, ed in particolare quello di Sant’Elpidio, il punto di riferimento politico, economico e religioso.
L’anno 1291 segna la fine dell’autonomia dell’Abbazia: l’ultimo abate, Filippo, scomunicato per non essersi assoggettato ai potenti cistercensi, sarà costretto a fuggire e ad abbandonare il monastero.
Le proprietà di Santa Croce passeranno ai cistercensi di Fiastra prima e al vescovo di Fermo poi, dopo una lunga contesa con il comune di Sant’Elpidio.
Nel 1749 si deve al vescovo fermano Alessandro Borgia un rispettoso intervento di restauro mentre un altro vescovo fermano, Andrea Minnucci, nel 1790 trasformerà il complesso abbaziale in casale agricolo, manomettendo pesantemente la struttura e gli ambienti comunitari intorno alla chiesa che sono così andati irrimediabilmente perduti.




Caratteristica dell’Abbazia di Santa Croce
Oggi dell’antico complesso abbaziale, molto articolato e completamente autosufficiente, praticamente una piccola città, non resta che la chiesa, a pianta basilicale, a tre navate a cui il restauro ha restituito quella stessa maestosità che la storia le ha conferito.
I resti del monastero sono immersi nella tranquillità e nella pace della campagna di Casette d’Ete dove la natura, giorno dopo giorno, regala colori e un paesaggio di straordinaria bellezza. Una terra generosa e molto interessante sotto il profilo naturalistico e per questo il recupero di Santa Croce, oltre che nella struttura del monumento va visto anche nel contesto naturale circostante. E la riapertura dei vecchi percorsi lungo il fiume Chienti, la cosidetta “Via Imperiale”, fa parte di questo progetto di recupero.
Santa Croce luogo della storia, ma anche dello spirito, luogo dove lavoro e preghiera hanno segnato il tempo, luogo delle nostre radici: un monumento e un’oasi verde da tutelare, entrambi da godere.



Informazioni per visitare l’Abbazia di Santa Croce
La Basilica è aperta alle visite tutti i primi due mercoledì del mese, nel pomeriggio.
L’Associazione Santa Croce, su richiesta, mette gratuitamente, a disposizione un proprio volontario per una visita guidata alla Basilica.
Per ogni altra informazione o per contatti con l’Associazione Santa Croce
335 8080185 Marisa Colibazzi
335 7028007 Manfredo Longi
pagina Facebook Associazione Santa Croce
Dove dormire
Residenza Corso Baccio
Accogliente, finemente arredata e dotata di tutti i confort, la Residenza Corso Baccio è situata in un’ala di un palazzo del ‘600 nel cuore del borgo medievale di Sant’Elpidio a Mare. Dalle sue finestre è possibile ammirare il paesaggio marchigiano in tutta la sua varietà, fino ai monti Sibillini, d’inverno imbiancati di neve.
Resort Orizzonti
L’appartamento si trova in una zona residenziale a 700 metri dal centro e dal mare. Si tratta di un appartamento di 130 mq abitabili elevato su due livelli. La zona notte al livello principale è composta da due camere, una matrimoniale con 2 posti letto e una con un letto a castello + 1 letto singolo.
L’entrata affaccia sull’ampio soggiorno, mentre la cucina al piano superiore è accessibile con una scala interna.
Villa Miraborghi Casa Vacanze
Villa Miraborghi si trova in una splendida posizione collinare circondata da ulivi ed alberi da frutto.A disposizione Camere elegantemente arredate,aria condizionata, zona living con camino, giardino, piscina fuori terra, rustico,barbecue, garage.
Da visitare nei paraggi

Sant’Elpidio a Mare
Sant’Elpidio al Mare è un paese della provincia di Fermo, ricco di storia e tradizione. Situata su una collina a poca distanza dalla costa, Sant’Elpidio a Mare ha un’ottima ricettività, di Hotel, Bed and Breakfast, Campeggi, Residence, Agriturismi e Country House delle Marche.

Montecosaro
Montecosaro è una cittadina della provincia di Macerata che nasce su un promontorio che domina il fiume Chienti, al centro tra Civitanova e Macerata. La piccola rocca è circondata da mura trecentesche alla quale si accede attraverso la Porta San Lorenzo.
Da visitare nei paraggi

Le migliori Abbazie delle Marche
Sarnano sorge in un’incantevole valle ai piedi dei Monti Sibillini, nella provincia di Macerata. Immersa nei verdi boschi circostanti è attraversata da numerosi sentieri che è possibile percorrere a piedi, a cavallo o in montain bike.

Abbazia Santa Maria a Pie di Chienti
La chiesa venne costruita nel 1125 grazie ad una comunità di frati e su una costruzione già esistente, ne sono testimonianza due corpi a pianta quadrata, uno collocato a nord e uno a sud dell’attuale sito.

Fermo
Fermo è una bella città delle Marche, nel 2004 divenne provincia, oggi il territorio che la circonda è chiamato “Il Fermano”. Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo, così denominato sin dal tempo degli antichi Romani probabilmente perché di formazione prevalentemente tufacea.
A cura di Vito Rocchi
A cura di Vito Rocchi
