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Nel suggestivo borgo di Sant’Angelo in Vado è conservato uno dei più grandi ritrovamenti archeologici degli ultimi decenni, la Domus del Mito.

Dopo numerosi anni di scavi, dall’area di Campo della Pieve a Sant’Angelo in Vado, sono stati rinvenuti dei meravigliosi resti dell’antica città romana di Tifernum Mataurense.

è stata portata alla luce un’intera Domus gentilizia eretta verso la fine del I Secolo d.C. di circa mille metri quadrati.

Straordinaria peculiarità del luogo è il ritrovamento di un elevato numero di figure a mosaico sulle pavimentazioni, principalmente legate alla mitologia classica, le quali gli hanno conferito la denominazione di “Domus del Mito”.

Su questi pavimenti, di ottima qualità e perfettamente conservati, si possono ammirare soggetti vari tutti raffiguranti l’inserimento dell’antica città nella circolazione di maestranze specializzate, e la presenza di una committenza colta e raffinata.

Nel vestibolo campeggia “il trionfo di Nettuno” con il tridente, sul carro trainato da due ippocampi, in compagnia  dalla sposa Anfitrite, sotto ai quali nuotano dei delfini.

In quello che probabilmente era il tablinium invece si può ammirare un busto di Dioniso con la corona di foglie di vite, inserito in un tondo centrale, incorniciato da una raggiera di motivi prospettici, contornato agli angoli da eleganti figurine femminili.

Nelle parte mediana della domus si apre un atrio-peristilio con mosaici geometrici, con basi modanate di colonne che sostenevano l’impluvium , il pozzo al centro, e disposti intorno almeno tre vani di rappresentanza.

Nella grande sala vi è una complessa policromia di motivi geometrici e vegetali, con un emblema esagonale centrale nel quale è visibile la testa della Medusa con i serpenti.

In quello che forse era il triclinio invece, una stanza di circa 7 x 7 metri, compare una ricchissima composizione policroma di tondi rappresentanti figure simboliche, animali reali e fantastici ed altri motivi.

E’ presente anche un riquadro centrale con scena di animali marini in lotta tra loro, mentre su un lato una fascia rettangolare esibisce una scena di caccia, con un battitore che indossa i caratteristici abiti e due cani che incalzano un capro selvatico ed un cinghiale.

Altri due vani, infine, presentano complessi e raffinati motivi geometrici, anche policromi con varie raffigurazioni.

 

Per qualsiasi informazione consultare il sito web www.domusdelmito.com

 

 

 

 

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