La Gola dell’Infernaccio: due itinerari da fare in uno dei posti più magici dei Sibillini | Marche travelling

Nel cuore dei Sibillini, zona montagnosa situata nella parte più a sud delle Marche, c’è la possibilità di fare un’escursione particolarmente magica.

Per la precisione ci troviamo a Rubbiano nei pressi di Montefortino, antico borgo medievale che vi consigliamo di visitare. La Gola dell’Infernaccio è una sorta di tunnel a cielo aperto, sovrastato dalla roccia delle montagne, e in mezzo a cui scorre il fiume Tenna.

Si tratta di uno spettacolo molto suggestivo, imperdibile per chi si trova in vacanza nelle Marche, e al mare preferisce l’esplorazione della natura. I Sibillini rappresentano una delle esperienze magiche, basti pensare che in questo territorio secoli fa, erano all’opera sibille e negromanti, intenti nelle loro attività propiziatorie.

Da questo specie di canyon, a cui si arriva molto facilmente scendendo per un km dopo aver lasciato l’auto lungo la carreggiata,  sono due le tappe che vi consigliamo. La prima è l’Eremo di San Leonardo, una chiesa costruita negli anni con la fatica quotidiana e le sante mani da un parroco del posto: padre Pietro.

Vi piacerà tantissimo imbattervi in  questa semplice dimora sacra, circondata  dalle principali vette dei Sibillini. Ci si arriva salendo per un bellissimo sentiero immerso nella faggeta di San Leonardo. Qui potrete notare l’altezza dei faggi, e la moltitudine dei rami che crea un tetto naturale.

Camminare per questo bosco, dove il dolce rumore dell’acqua del Tenna  sarà sempre presente, vi lascerà una grande sensazione di calma e pace.

La seconda meta nella zona della Gola dell’Infernaccio, è la Cascata Nascosta. Mentre arrivare fino all’Eremo di San Leonardo rappresenta una camminata praticabile da tutti, giungere sino a questa cascata è  un cammino piuttosto difficoltoso.

Consigliamo infatti questo secondo tragitto solamente a camminatori esperti, oppure a gruppi capeggiati da una guida CAI. Occorre innanzitutto prendere all’altezza della fontana situata sul prato sottostante l’eremo, la direzione verso destra. Si comincerà a percorrere un piacevole sentiero ben definito in mezzo al bosco.

La difficoltà di arrivare a questa piccola cascata è dovuta al fatto che l’ultima parte del sentiero è sovrastato dalla vegetazione del fitto bosco, e la maniera più consigliata per giungervi è quella di seguire il corso di un piccolo torrente. Affascinante e avventuroso guadare più volte questo piccolo torrente, che porta piano a piano sino alla  Cascata Perduta.

E qui sarà naturale scattare tante foto a questa meravigliosa creazione di Madre Natura, e nelle giornate più calde anche buttarsi sotto per una doccia purificatrice.