
Le 4 escursioni naturalistiche più belle delle Marche
Tra le tante meraviglie che la Regione Marche conserva gelosamente, vi mostriamo 4 tra le più belle escursioni da fare assolutamente durante la vostra vacanza.
Le Grotte di Frasassi – Genga (AN)
Tra i più emozionanti luoghi marchigiani c’è quello delle famose grotte carsiche sotterranee, aperte al pubblico dal 1974, lontane totalmente da ogni spiraglio di luce naturale, ma ben illuminate artificialmente in modo da mettere in risalto al meglio le sue particolarità.
Le stalattiti, che pendono dall’alto verso la cavità, e le stalagmiti, le quali sorgono da terra e s’innalzano, a volte bianche altre tendenti al rosso, caratterizzano gli ambienti e si sono formate tutte nel corso dei secoli mediante l’accumulo naturale di stratificazioni calcaree, modellate poi da acqua e roccia.
A molte di queste sculture naturali che s’incontrano durante il percorso sono stati dati dei nomi, proprio per la loro somiglianza a oggetti o animali, e tra i più noti troviamo “il diavolo con la candela”, “il castello delle fatine”, “i giganti”, “il cammello”, “l’orsa”, “la spada di Damocle”, “la cascata del Niagara”, “le canne d’organo” e molti altri.
Insieme ad esse, a creare ancor più lo scenario fiabesco, troviamo piccoli laghetti e pozzi, i quali generano accumuli d’acqua ristagnata profondi fino a 25m, convogliati ai piani carsici inferiori.
Durante il percorso s’incontrano una serie di cavità, la prima delle quali è l’Abisso Ancona, talmente ampia da poter contenere senza problemi il Duomo di Milano, successivamente la Sala Duecento, contenente il Castello delle Streghe, la Sala Barbara, il Gran Canyon, costeggiato da crepacci di acqua ricongiunti al Fiume Sentino che costeggia esternamente la Gola, la Sala delle Candeline, costituita proprio da un laghetto dal quale spuntano delle piccole stalagmiti, la Sala dell’Orsa e la Sala dell’Infinito, piena di pozzi dai quali risalivano anche le acque sulfuree.
Uno spettacolare scenario quasi surreale in grado di portare i visitatori, con percorsi adatti ad ogni esigenza di adulti e bambini, nella vera natura incontaminata.
Cascate della Prata e della Volpara – Umito (fraz. di Acquasanta Terme – AP)
Questa escursione parte da Umito, una piccola frazione di Acquasanta Terme e si estende in un bellissimo sentiero tra i castagni che conduce direttamente alla base del salto della Cascata della Prata.
Proseguendo lungo il sentiero ora in mezzo ai faggi, si può ammirare una piccola grotta, antico rifugio dei pastori, e tanti ruscelli e piccole cascate che conducono verso quella grande della Volpara.
Si raggiunge così la base del colatoio della cascata, una parete di lastroni di arenaria incisi in modo levigato dall’acqua che scende dolcemente, raggiungibile a più altezze nei vari salti.
Un suggestivo percorso in mezzo al verde, per trascorrere del tempo coccolati dal suono dell’acqua che scorre e dal fruscio del vento sugli alberi.
Marmitte dei Giganti – San Lazzaro (fraz. di Fossombrone – PU)
L’escursione alle Marmitte dei Giganti è un altro grande spettacolo della natura, delle gole scavate dal fiume Metauro tra le colline marchigiane.
L’erosione prodotta dall’acqua corrente nel corso di migliaia di anni, in passato molto più irruenta rispetto ad oggi, ha prodotto appunto una modifica nelle rocce circostanti, interamente ricoperte di bianco calcare, generando grandi cavità e piccole cascate intorno ad esse, portando così ad uno straordinario scenario.
Lungo il percorso si raggiunge il ponte dei Saltelli, o ponte di Diocleziano, ricostruito artificialmente dopo esser stato demolito durante la Seconda Guerra Mondiale, e da qui si ammira il grandioso canyon del Metauro.
Le cavità inoltre nei periodi di piene eccezionali si riempiono d’acqua, rimanendo comunque circondate dai verdi sentieri, perfetti per una passeggiata nella natura.
Il percorso, per gli amanti dello sport, è praticabile anche in canoa o kayak lungo il dolce tratto del fiume.
Lame Rosse – Fiastra (MC)
L’itinerario delle Lame Rosse nasce su una sponda del Lago di Fiastra ed è un percorso di circa 3Km, dapprima su una strada sterrata, successivamente su un sentiero immerso in una lecceta.
Al termine della piacevole camminata si giunge ad un complesso di formazioni rocciose come pinnacoli e torri costituiti da ghiaia e argilla modellati dagli agenti atmosferici, di colore rossastro.
Un vero e proprio “gran canyon delle Marche”, in grado di donare uno spettacolo unico a chi lo ammira.