
Le incisioni rupestri sul Conero
Il Monte Conero è un luogo speciale, caratterizzato da una natura meravigliosa e da punti di osservazione veramente suggestivi. Tante sono le sue particolarità, e una delle più conosciute riguarda le misteriose incisioni rupestri che è possibile osservare percorrendo uno dei sentieri del Parco del Conero. Si tratta di incisioni antichissime, molto difficili da datare con esattezza (si ipotizza possano risalire all’Età del Bronzo), che rappresentano un unicum per il territorio marchigiano e per tutto il Centro Italia: una grande lastra di pietra attraversata da alcuni canaletti, segni particolari e piccole vasche.
Se non è facile risalire all’epoca di realizzazione, altrettanto complicato è riuscire a comprendere la loro funzione, ma le ipotesi non mancano.

Le teorie più accreditate vedono le incisioni legate a motivi cultuali, per alcuni in relazione con l’acqua – in particolare l’acqua piovana – e per altri invece con riti sacrificali, con la lastra di pietra che avrebbe quindi avuto il ruolo di vero e proprio altare.
Anche i segni osservabili non sono di facile interpretazione, ma sembrano rappresentare simbologie arcaiche che richiamerebbero i mondi dell’astrologia e della sessualità.
Quel che è certo, oltre all’innegabile fascino di questi reperti del passato, è l’importanza del Monte Conero per le tante civiltà antiche che abitarono la zona.
Raggiungere le incisioni rupestri non è complesso, basterà seguire il sentiero 301b che sale da Pian dei Raggetti e poi prendere una breve deviazione segnalata, che vi farà momentaneamente uscire dal sentiero per raggiungere il nostro luogo di interesse.