Montelupone
ASSOCIAZIONE TURISTICA I.A.T./ PRO-LOCO
Via Regina Margherita, 162010 MONTELUPONE (MC) tel.: 0733226419
Cosa sapere su Montelupone
Montelupone è un paese che nasce tantissimi anni fa e che si trova nella provincia di Macerata, la sua storia si intreccia con la leggenda e non si sa bene individuare un sua data di fondazione precisa. Pensate che nel 1926 venne rinvenuta una necropoli risalente almeno alla Civiltà Picena (ovvero al VI secolo a.C.). Alcuni studiosi sostengono che il suo curioso nome si debba all’origine della famiglia romana, i Lippia. Alcuni di loro, Lippo e Lupo, infatti, qui si installarono con le loro ville. Da qui il nome Mons Lupia, Montelupone, come peraltro testimonia una epistola di Cicerone.
Altri studiosi invece sostengono che Montelupone sia stato fondato da uno dei compagni di Ercole Libico, disperso a seguito di una tempesta, costui approdò nel Mar Adriatico, vicino al fiume Potenza e dando origine ai centri di Porto Recanati, Recanati, Montesanto e Montelupone.
La storia del suo nome è curiosa e testimonia la millenaria esistenza ed importanza per gli antichi, pensate che Panfilo nel suo poema “Piceno”, dice che il suo nome derivi da antiche presenze di genti provenienti dalla Grecia.
Il documento più antico che testimonia l’esistenza di Montelupone risale al 1150, tempi in cui anche la Terra di Marca visse un periodo florido. Nel testo è riportato il libero Comune di Montelupone e che già era così famoso da partecipare al tavolo delle trattative nella Pace di Polverigi. Dopo anni in cui al governo del piccolo paese si succedettero persone del calibro di Percivalle Doria (ovvero il vicario di Re Manfredi), Tebaldo, Mainetti, Chiavelli, le chiavi del libero Comune passarono ai Malatesta di Rimini che lasciarono molte impronte (tutt’oggi visibili, come le fortificazioni).
Negli anni fu territorio del vescovo di Pausola e poi di quello di Fermo, per finire nella Diocesi di Loreto (nel 1586). Nel 1798 a seguito del trattato di Tolentino, l’esercito francese allora guidato da Napoleone confiscò le opere d’arte. Negli anni successivi Montelupone fu sempre al centro della storia, fu sede dei primi carbonari, nel Palazzo Emiliani, le fonti riportano che il 24 ed il 25 giugno del 1817 sarebbe dovuta scoppiare una rivolta arrestata sul nascere dalla polizia. In quell’episodio vennero arrestati, tra gli altri, Pietro Davilli, Luigi Tomassini, Vincenzo Cingolani, Lodovico Pochini, Achille e Giusepe Pozzi, Nicola Mei, Maria Cipollari, Pasquale Cioci, Giuseppe e Nicola Massimiliani.
Il 17 settembre del 1860 i generali Lamoriciere e De Pimodan nell’attesa di bloccare le truppe piemontesi sostarono nel piccolo paesino, seguì la disfatta di Castelfidardo e le Marche finirono al Regno di Sardegna. Questo è uno dei momenti più importanti nel Risorgimento italiano, infatti, la Battaglia di Castelfidardo, 18 settembre del 1860 (e quindi lo scontro degli eserciti del Regno di Sardegna e dello Stato Pontificio, data la presenza piemontese nel centro Italia), contribuì alla nascita del Regno d’Italia il 17 marzo del 1861.
Durante Seconda Guerra Mondiale, Montelupone, fu occupato dalle truppe tedesche.
Montelupone sorge nella valle del Fiume Potenza fa parte dei Borghi più belli d’Italia ed è anche chiamato il borgo color biscotto.
Curiosando per le vie di Montelupone, si scorgono diverse residenze di antiche famiglie: i palazzi Tomassini-Barbarossa, Chigi-Celsi-De Sanctis, Narcisi-Magner, Fresco, Emiliani, Giachini e altri ancora.
Montelupone è sinonimo di ottima cucina, sono rinomati i carciofi e il miele di Montelupone.
Consigli di viaggio
Piazza Centrale
si affaccia il Palazzo Comunale è un edificio che risale al medioevo anche se è stato riedificato durante il Regno italico di Napoleone. Nel XIX secolo ha subito vari restauri tra cui quello dell’architetto Ireneo Aleandri, allievo di Giuseppe Camporese e di Raffaele Stern nonché progettista dello Sferisterio di Macerata, nel 1823, e della Villa Caterina a Porto San Giorgio, nel 1825. In origine senza loggiato ad oggi nelle colonne si possono ammirare le lapidi che celebrano Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, l’Unità d’Italia (come potrete leggere in seguito Montelupone ha un ruolo centrale per questo momento storico). All’interno si trovano le lapidi di Isidorio De Vecchiotti, condottiero monteluponese e del Conte Flavio, uno di membri dell’importantissima famiglia Barbarossa. All’interno del Consiglio Comunale invece ci sono le decorazioni in stucco che richiamano ai motivi floreali di Gaetano Koch che si trovano nell’Aula Magra del Palazzo Comunale di Recanati.
Nel cuore del borgo si affaccia il Palazzetto del Podestà (o dei Priori) con la Torre Civica, un edificio trecentesco di grande valore architettonico a forma rettangolare, in cui si evidenzia l’influenza lombarda. Il loggiato a cinque archi è sovrastato da altrettante bifore ogivali poste nel salone principale del piano nobile, che custodisce un affresco devozionale del Cinquecento nello stile espressivo tipico della Controriforma. Parte integrante del monumento è l’adiacente Torre Civica con merlatura ghibellina che accoglie lo stemma più antico della città, l’orologio civico e la grande campana in bronzo fuso. All’interno del piano nobile si trova la Pinacoteca Civica, da visitare in un ideale percorso di conoscenza del borgo insieme con il Museo d’Arti e Mestieri Antichi, che ha sede nei sotterranei del Palazzo Comunale.
Palazzi Tomassini-Barbarossa
Appartiene ad una tra le più importanti famiglie di Montelupone nonché dirette discendenti di Federico Barbarossa, fu costruito nel XVIII secolo. All’interno vi si possono trovare collezioni d’arte, saloni dell’epoca, biblioteche.
Palazzi Chigi-Celsi-De Sanctis
Vi si trovano decori d’epoca e cicli pittorici di oggetti sacri. Fu residenza invernale ed estiva del commendatario dell’Abbazia, Cardinale Flavio Chigi, nipote di Papa Alessandro VII. Successivamente dei Celsi, appartenenti alla nobiltà di Montelupone.
Palazzi Narcisi-Magner
E’ uno dei palazzi più suggestivi, anch’esso di stampo nobiliare, in quanto conserva dei cunicoli sotterranei che collegavano nell’antico Montelupone tutti gli edifici nobili e religiosi.
Chiesa di San Firmano
Di proprietà di un’antica abbazia benedettina venne ricostruita nel 1256 dopo che venne distrutta dalle guerre tra guelfi e ghibellini. La facciata è a capanna in laterizio ed il finestrone è stato aggiunto nel Settecento. All’interno la pianta è su tre navate con un presbiterio rialzato sopra la cripta di stile gotico. Venne fondata nel 986.
Teatro Nicola degli Angeli
Spettacolare teatro di Montelupone. Il progettista fu Ireneo Aleandri, lo stesso del Palazzo Comunale, che si ispirò per la realizzazione del teatro ad architetture palladiane, con una marcata impronta neoclassica. Il modello che segue, infatti, questa volta richiama gli illuministi francesi che, secondo alcuni, vennero rilanciati nelle Marche da Luigi Poletti con il Teatro della Fortuna di Fano. Per anni rimase incompiuto, fu così Giuseppe Sabatini a riprendere il progetto. Il teatro venne inaugurato nel 1889 e ad oggi conserva una volta affrescata, una sala a ferro di cavallo e due ordini di colonne coronate da una balaustra che delimita il loggione. Il teatro è stato dedicato ad un’altra figura importante per Montelupone, Nicola degli Angeli appunto, che fu poeta, autore di opere teatrali e giurista che nacque nel 1535.
Come arrivare a Montelupone
Prendere l’Autostrada A14, se si viene da Nord uscita Loreto – Porto Recanati, se si viene da Sud uscita Civitanova Marche.
Stazione ferroviaria di Potenza Picena – Montelupone.
Dalle migliori città italiane partonoAutolinee Start e Trasfert per Montelupone
Scalo Raffaello Sanzio, FALCONARA (AN) distante 48 Km da Montelupone.
Dove dormire
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