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Tra fascino e mistero, nelle Marche gli itinerari naturalistici consigliati.

Il territorio marchigiano è costituito da scintillanti colori, profumi delicati e tesori paesaggistici unici, luoghi incantati e magici dove ritrovare se stessi e il contatto con la madre terra, luoghi inesplorati, antichi, mistici e misteriosi da scoprire e nei quali immergersi. Nelle Marche itinerari naturalistici consigliati sono tantissimi, affascinanti e sorprendenti nelle loro peculiarità, vi condurremo alla scoperta di posti unici diventati meta di un turismo particolare che ama stare a stretto contatto con la natura, le sue bellezze e i suoi segreti.

Uno degli scenari naturalisti più intriganti delle Marche si trova nel territorio di Genga, nascosto sulle colline anconetane. All’interno del meraviglioso Parco naturale della Gola della Rossa e di Frasassi si trovano le straordinarie Grotte di Frasassi, cavità carsiche sotterranee, per molta parte oggi visitabili, diventate negli ultimi anni una delle maggiori attrazioni turistiche dell’intera regione. Tanto apprezzamento è dovuto alla bellezza delle sculture naturali create nel corso di milioni di anni dall’erosione della roccia da parte dell’acqua: stalattiti e stalagmiti dalle forme e dimensioni più disparate stimolano ogni giorno la fantasia di studiosi e visitatori che si divertono a battezzarle identificandole con le forme a cui sembrano assomigliare. Ecco allora il cammello, l’orsa, la madonnina e la fetta di lardo da riconoscere attraverso il lungo percorso ipogeo dove inoltre sono state censite ben 67 specie di animali tra cui pipistrelli e anfibi.

Altro delizioso luogo naturalistico da scoprire nelle Marche si trova nel cuore delle campagne maceratesi, nel territorio di Cingoli. Il suo lago, conosciuto anche come lago di Castreccioni, creato da una diga sul fiume Musone, è il più grande bacino artificiale delle Marche e dell’Italia centrale. Con una superficie di circa 2 chilometri quadrati vanta una straordinaria ricchezza di fauna acquatica e di uccelli migratori che contribuiscono alla suggestività di quest’ambiente circondato dalle montagne che si specchiano nel lago che si tinge così di mille colori. Un piccolo angolo di paradiso, pulito e cristallino da attraversare, magari in pedalò, o da aggirare godendo della fitta vegetazione che lo circonda e lo rende ancora più panoramico e affascinante.

Un altro lago ad oggi preferito da molti vacanzieri in cerca di relax, aria pulita e un ambiente naturale è il lago di Fiastra. Alimentato dal fiume Fiastrone e creato per fornire energia nella vallata del Fiastrone si trova a Fiastra, piccolo borgo immerso nel parco nazionale dei monti Sibillini, nell’entroterra maceratese. Qui, in uno scenario naturalistico unico immerso nel verde delle montagne, il lago, con un’acqua particolarmente limpida e non inquinata, è diventato meta turistica e sportiva così come tutto il territorio circostante, da qui infatti passano o partono interessanti escursioni come quella che porta alle Lame Rosse. Poco distante, tra Tolentino e Urbisaglia troviamo invece un luogo dove la natura fa da meravigliosa cornice al silenzio e alla preghiera, l’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, uno degli edifici monastici più importanti delle Marche. In stile romanico influenzato dall’essenzialità del gusto cistercense il complesso risulta austero e funzionale ma allo stesso tempo accogliente e in perfetta armonia con il parco che si sviluppa nelle immediate vicinanze, che lo avvolge in un oasi di pace e che porta i tanti visitatori a percorrere itinerari naturalistici unici e incantevoli.

Due straordinari itinerari, mitici e misteriosi, portano ad altrettanti luoghi fatati sui quali da sempre aleggiano misteri e leggende. Nel cuore dei Monti Sibillini, partendo e attraversando borghi dalla bellezza immutata nel tempo e dal fascino atavico come Montemonaco, Montefortino, Montegallo, Arquata del Tronto si giunge, attraverso un impervio percorso escursionistico tra la fitta vegetazione all’unico specchio d’acqua naturale delle Marche, il Lago di Pilato. Conosciuto come “lago con gli occhiali” per la sua forma con due invasi complementari che nei periodi di maggior presenza di acqua diventano comunicanti, è racchiuso in una stretta valle glaciale a nord della cima del Vettore. Il lago, affascinate per la sua posizione, viene da sempre considerato magico, frequentato da streghe e negromanti soprattutto per la leggenda che lo vuole custode dei resti mortali di Ponzio Pilato condannato a morte e alla mancata sepoltura del suo cadavere. L’altro luogo altrettanto misterioso è dovuto al fiume Tenna che, scrosciando tra il monte Priora e il Sibilla ha formato nel tempo le Gole dell’Infernaccio. Straordinarie passeggiate ed escursioni avvolti da una natura lussureggiante conducono, attraverso le gole naturali ad una cascata nascosta e all’eremo di San Leonardo al Volubrio ristrutturato ed abitato per molti anni da un sacerdote eremita che scelse questo luogo come rifugio dalla modernità accogliendo i tanti pellegrini che nel corso degli anni si vollero recare in questo luogo incantato, silenzioso e particolarmente rasserenante.

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