Mela Rosa dei Monti Sibillini | Marche travelling

Mela Rosa dei Monti Sibillini

La Mela Rosa dei Monti Sibillini, anche conosciuta come mela rosa marchigiana, è un prodotto autoctono di eccellenza dell’entroterra regionale.

Coltivata fin dall’antichità nei territori delle odierne province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, ad un’altitudine compresa indicativamente tra i 400 e i 900 m.s.l.m., la Mela Rosa deve il suo nome a due elementi caratterizzanti. Il primo, come è facile intuire, riguarda il suo colore, con sfumature di rosa che nascono dalla sovrapposizione di un tenue rosso e del verde; mentre il secondo è di natura olfattiva, visto che in primavera i fiori dell’albero ricordano il profumo della rosa.

Si hanno testimonianze sulla presenza di questo frutto nella zona dei Sibillini fin dall’epoca romana, ma sono molti i riferimenti ad esso che è possibile scovare nel corso dei secoli.

A proposito di testimonianze eccellenti interessante è quella del celebre poeta romano Orazio, che nelle sue Satire sembra paragonare le mele rosa alle tivolesi affermando che “A’ tivolesi cedono in bellezza / I pomi del Picen, non in sapore”.

E in effetti, sulla scia di Orazio, è possibile osservare che l’estetica non sembra essere il punto di forza di questo delizioso frutto. Le mele rosa sono infatti spesso piccole, schiacciate e dalla forma piuttosto irregolare. Queste geometrie “sgraziate”, ruvide alla vista, rispecchiano in realtà una certa durezza, in senso figurato, del frutto, altamente resistente agli agenti esterni e coltivabile senza l’utilizzo di trattamenti particolarità.

Senza dubbio questa è una delle motivazioni della sua lunga storia, portata avanti dai contadini del territorio che erano soliti raccogliere le mele rosa in ottobre e poi conservarle in mezzo alla paglia, da cui l’ulteriore nome di “mela del fienile”.

Proprio grazie a queste sue caratteristiche la Mela Rosa dei Monti Sibillini è stata riconosciuta nel 2008 come Presidio Slow Food, e negli ultimi anni si assistito ad una sua riscoperta dopo un periodo di produzione molto scarso.

L’importanza odierna del frutto è d’altronde certificata dal festival “Sibillini in rosa”, un evento che da oltre dieci anni rende i dovuti onori a questo prodotto di eccellenza.