
UNA METEORITE SUL CONERO LA CAVA DI MASSIGNANO COME ITINERARIO GEOLOGICO
Sul Conero la Cava di Massignano: la straordinaria storia delle rocce.
Il Conero è da sempre un punto di riferimento per chi naviga nell’Adriatico e per chi attraversa la costa, protagonista assoluto del territorio capitanato dall’antichissima città dorica, Ancona, si mostra con pareti a picco sul mare e con un dolce declinare verso l’entroterra. Ad abitarlo, tra la fitta boscaglia di macchia mediterranea che costituisce il Parco naturale del Conero, incantevoli cittadine affacciate sul mare – Numana, Sirolo, Portonovo e Porto Recanati – e affascinanti borghi collinari come Camerano, Castelfidardo, Loreto, Offagna, Osimo e Recanati. Interessante e particolare attrattiva di questa straordinaria zona – tra mare e natura – del Conero la Cava di Massignano una zona diventata oggetto di moltissimi studi e polo di richiamo per geologi, paleontologi, fisici e astronomi di tutto il mondo.
Si narra infatti che più di trentatre milioni di anni fa questa zona fosse sotto il livello del mare, si tratta di un territorio di circa 50 mq, adibito per un certo periodo a cava appunto di grandissimo valore geologico e, a quanto sembrerebbe, risposte sulla storia più antica dell’universo. L’ex cava del Monte Conero, tra Ancona e Sirolo, è nota agli studiosi per la presenza dello “stratotipo globale di Massignano”, una formazione sedimentaria che rappresenta il limite tra due epoche geologiche, Eocene e Oligocene. Tali formazioni si sarebbero depositate tra i 36 e 33 milioni di anni fa durante un periodo caratterizzato da importanti variazioni climatiche e da eventi critici su scala mondiale tra cui veri e propri bombardamenti di grossi corpi exstraterrestri; gli impatti più importanti ad oggi documentati si verificarono negli Stati Uniti e in Siberia.
Nella cava inoltre, dov’è riscontrabile il limite cronostratigrafico – cioè il limite di tempo che ha suddiviso queste due importanti epoche della Terra – o meglio, nella sua argilla, sono state rinvenute minuscole sferuline di iodio che testimoniano l’impatto sulla terra di un enorme meteorite il cui pulviscolo oscurò per anni la terra modificandone il clima e la vita.
La zona, oggi attrezzata per visite e percorsa da diversi sentieri escursionisti e itinerari di interesse geologico è di osservazione mondiale, analizzata e utilizzata dagli studiosi, geologi e fisici in primo luogo, come metro per le datazioni geologiche e per avvalorare le ragioni che portarono addirittura alla scomparsa dei dinosauri. Presumibilmente infatti la loro estinzione – avvenuta 65 milioni di anni fa – fu dovuta alla caduta di un gigantesco meteorite in America, le cui tracce sarebbero rintracciabili e riconducibili proprio nell’argilla dell’ex cava di Massignano.