
Mole Vanvitelliana
La Mole Vanvitelliana, anche conosciuta come Lazzaretto, è una delle strutture più affascinanti e vissute di Ancona. Si tratta di un’isola artificiale – collegata alla terraferma da tre differenti ponti – settecentesca di forma pentagonale che si trova nella zona portuale della città.
La sua progettazione fu affidata al celebre architetto Luigi Vanvitelli in un periodo di benessere economico del futuro capoluogo marchigiano, dovuto alla concessione del porto franco da parte di papa Clemente XII. I lavori per la sua edificazione cominciarono nel 1733, all’interno di un progetto che prevedeva il rifacimento di tutto il porto, e terminarono circa dieci anni più tardi.

Un’opera imponente, di 20.000 m.q., pensata per assolvere funzioni differenti. Essa era infatti un importante avamposto difensivo, un grande ambiente di deposito merci e, soprattutto, un fondamentale centro per la sanità pubblica. Qui infatti potevano essere ospitate tutte quelle persone che, arrivate al porto, necessitavano di un periodo di quarantena per evitare di portare in città pericolose malattie.
Al centro della Mole si trova ancora oggi il piccolo Tempio di San Rocco, un luogo di culto in pietra d’Istria, anch’esso di forma pentagonale e aperto su tutti i lati, pensato proprio per le persone chiuse in quarantena.
Nel 1997, dopo vari utilizzi e vicissitudini, il Lazzaretto divenne di proprietà comunale, dando il via ad una serie di lavori di restauro e riqualificazione che durarono diversi anni. Oggi questo luogo è uno dei più rilevanti centri culturali della città e durante il corso dell’anno – in particolare nel periodo estivo quando vengono sfruttati i suoi ampi spazi all’aperto – vengono qui ospitati un gran numero di eventi, come concerti, rassegne cinematografiche, conferenze, presentazioni e molto altro. Una sezione della Mole ospita inoltre l’interessante Museo Tattile Statile Omero, un museo unico nel suo genere dove è possibile toccare le opere d’arte.