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Sul Monte Catria escursioni alla portata di tutti

Sul confine tra Umbria e Marche il Monte Catria raggiunge l’altezza di 1701 metri, comprende nella sua area due comuni del perugino e quelli di Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio, tutti in provincia di Pesaro Urbino. La sua mole, venerata dagli antichi umbri e dai Galli Senoni, è ritenuta sacra ancora oggi mentre fu Dante a rendere celebre la montagna ricordando l’eremo di Fonte Avellana che sorge alle sue pendici, nel XXI Canto del Paradiso. In un ambiente così speciale come quello del Catria escursioni di vario genere permettono di scoprirne a pieno le bellezze,  le peculiarità e i segreti di questa splendida zona delle Marche compiendo percorsi unici alla scoperta di sentieri, borghi e una natura eterogenea e intrigante. Dalla vetta, nelle giornate più limpide si possono scorgere infatti, volgendo lo sguardo a 360 gradi, le catene dei Monti Sibillini e dei Monti della Laga, il Lago Trasimeno e il Mar Adriatico.

Dal punto di vista escursionistico il monte Catria offre una varietà di itinerari davvero interessante, con sentieri di diverse difficoltà – da quelli pensati per i principianti a quelli per veri e propri esperti –  che attraversano il massiccio su tutti i suoi versanti, permettendo di vivere esperienze incredibilmente diverse tra loro, appassionati e intriganti, avventurose e suggestive.
Tra i sentieri più battuti il tratto del Sentiero Italia, che attraversa la montagna da Cantiano fino all’eremo di Fonte Avellana, il Sentiero Frassati delle Marche – dedicato alla figura del Beato Pier Giorgio Frassati -, un percorso di 23 chilometri tutto a mezza costa immerso nei boschi del versante nord, così come la Grande Traversata del  Sentiero 75, che taglia in due il massiccio passando per le vette minori, compiendo i tratti Pontedazzo-Monte Morcia o Acquaviva- Monte Morcia.

Molto interessanti sono il sentiero 29, il più impegnativo che ripaga però le fatiche con un territorio selvaggio costituito da millenarie rocce calcaree modellate dalla forza erosiva della natura e il sentiero 56 che dal rifugio Boccatore giunge a Vetta Catria per poi incrociarsi con il sentiero 53 che si inerpica ai margini del Pian di Patate per poi raggiungere il rifugio della Vermosa. Entrambi questi percorsi, affascinati ed emozionanti, passano per le affilate creste del Corno di Catria e della Balza degli Spicchi, ambientazioni di straordinaria bellezza paesaggistica con spettacolari scenari indimenticabili.

Meno impegnativo il sentiero 66 che percorre una vecchia via di collegamento che univa Frontone a Fronte Avellana transitando per i prati del Monte Roma mentre lungo è il Sentiero 60 e molto panoramico nella seconda parte: da Cagli infatti si giunge al rifugio Valpiana passando per la spettacolare cresta del monte Morcia.

Di nuova percorrenze inoltre il Sentiero Vinci ottenuto ripristinando una parte del Sentiero 59 con il quale condivide parte del percorso e aggiungendovi un tratto nuovo che attraversa un’area riqualificata. Partendo da Cantiano si percorre il sentiero alla volta del maestoso anfiteatro del Monte Tenetra fino a raggiungerne i prati sommitali che permettono una straordinaria veduta con scorci panoramici mozzafiato; il percorso – che ora è in discesa –  termina ad anello tornando al punto di partenza.

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