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Museo Civico Archeologico di Monterubbiano

Il Museo Civico Archeologico, ospitato all’interno del Polo Culturale San Francesco, è uno dei posti più interessanti per ripercorrere la storia antica di Monterubbiano. Questo borgo è infatti conosciuto perlopiù per le vicende e i resti del periodo medievale, quando in effetti il territorio su cui sorgerà poi il Comune conosce un primo livello di fortificazioni e cresce progressivamente di importanza.

La zona però era interessata da frequentazioni ben più antiche, fatte risalire almeno al VI secolo a.C., quando buona parte dell’odierna regione era occupata dalla popolazione dei Piceni.

Queste informazioni cominciano ad emergere tra il finire dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando un’intesa attività di scavi archeologici nei pressi di Monterubbiano portò alla scoperta di rilevanti ritrovamenti in grado di far luce sulla storia del territorio.

In particolare tre furono gli scavi più significativi: quelli di Colle Coccaro (1872), di Contrada S. Gregorio (1898) e di Contrada Crocifisso (1907), grazie ai quali riemerso dalla terra rispettivamente una necropoli romana, una villa romana e una necropoli picena.

Sull’entusiasmo di questi successi si decise di aprire nel 1905 il Museo Civico Archeologico, che ancora oggi offre la possibilità ai visitatori di indagare un periodo storico ben più antico al borgo medievale ma altrettanto affascinante.

Il Museo e il Polo Culturale San Francesco sono visitabili rivolgendosi all’Ufficio Turistico Comunale.

La collezione

Il percorso museale comincia con un bel plastico che riproduce il territorio, dotato anche di box-light in grado si segnalare i principali punti architettonici e paesaggistici della zona e i luoghi dei più importanti ritrovamenti archeologici.

Il Museo si sviluppa poi all’interno di quattro sale, due dedicate al periodo prestorico e piceno, una all’epoca romana e tardo romana, e un’ultima dove è stata allestita una corposa collezione numismatica, con circa 500 monete che ripercorrono quasi due millenni di storia.

Tra i pezzi esposti più interessanti ci sono certamente quelli rinvenuti nella necropoli picena di Contrada Crocifisso, facenti parte di corredi funebri utili per ricostruire alcuni tratti della società e della quotidianità di questo antico popolo tanto importante per il territorio marchigiano. Ecco allora che si incontrano coppe, anfore, strumenti utili alla tessitura, armi, elmi oppure oggetti ad uso ornamentale come collane o pendagli.

Per quel che riguarda il periodo romano invece, oltre anche qui alla presenza di utensili utilizzati nella vita di tutti i giorni, è possibile osservare resti architettonici, frammenti di mosaici e sculture, riconducibili alla villa, oppure ritrovamenti sepolcrali ascrivibili alla necropoli.

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