
Il museo del Risorgimento a Castelfidardo, un pezzo di Storia italiana
A Castelfidardo, in provincia di Ancona trovate questo bellissimo Museo dedicato al Risorgimento, ma perché proprio in questo paesino?
Il museo è stato inaugurato nel 1994, a centotrentaquattro anni dalla famosissima Battaglia di Castelfidardo. Sì, perché il vero motivo per il quale il museo si trovi qui è proprio questo: la famosa battaglia di Castelfidardo. Come abbiamo scritto nelle varie schede dei nostri paesini, le Marche sono uno dei punti più importanti per la Storia del Risorgimento che permetterà grazie a questa battaglia l’annessione al Regno di Sardegna delle Marche e dell’Umbria e quindi uno degli eventi fondamentali che pochi mesi dopo, il 17 marzo del 1861 portarono alla nascita del Regno d’Italia.
Correva l’anno 1859 quando la Francia insieme al Regno di Sardegna sconfissero l’Austria nella Seconda guerra d’indipendenza italiana, l’11 luglio l’Armistizio di Villafranca decise dell’annessione della Lombardia al Regno di Sardegna. Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, era riuscito ad annettere al suo regno anche Parma, Modena e la Toscana. Era l’anno in cui Garibaldi e i suoi Mille avevano già preso il Mezzogiorno. I territori del Nord e del Sud erano quasi uniti, solo lo stato pontificio le teneva separate. Questo fu il momento in cui Vittorio Emanuele II, futuro re d’Italia, decise di intervenire con il suo esercito per prendersi anche le Marche e l’Umbria, al papa gli avrebbe lasciato parte dell’odierno Lazio.
L’esercito del Regno di Sardegna si radunò nella Romagna, quello fedele al papa nell’Umbria. Molte furono le cittadine marchigiane che nel frattempo si ribellarono al governo del papa, la repressione placò momentaneamente le rivolte ad Urbino e Senigallia. L’Esercito pontificio si asserragliò ad Ancona, convinti che grazie all’aiuto dei combattenti e dei volontari d’Europa sarebbero potuti resistere ad oltranza.
Prima di attaccare Ancona i piemontesi si fermarono a Castelfidardo dove montarono il loro rifugio per la battaglia. Nella stessa cittadina, dall’altra parte del fiume (il Musone), si erano accampate le truppe papaline. Lo scontro verrà ricordato come la battaglia di Castelfidardo che portò quindi all’Assedio di Ancona dove i soldati fedeli al Papa insieme agli austriaci resisterono fino al 28 settembre del 1860. Il giorno successivo a Villa Favorita, firmarono la resa. Il 3 Ottobre, il re Vittorio Emanuele II sbarcò nel porto di Ancona. Grazie a questa storica battaglia, l’allora regno di Vittorio Emanuele II incluse anche dalle Marche e dall’Umbria.
Il museo conserva tutta questa affascinante battaglia. Trovate l’Ossario-Sacrario dei caduti, il Monumento Nazionale delle Marche in onore dei vincitori di Castelfidardo e le sale espositive ospitate nello storico palazzo Ciriaco Mordini. Qui vi potete trovare le illustrazioni degli avvenimenti militari, vi racconteranno com’è avvenuta la battaglia, le tattiche dei generali militari e la situazione culturale e sociale dell’epoca. Ci sono i cimeli e i documenti dell’epoca, sono circa 130 i reperti donati da collezionisti privati e da altri musei. I pannelli espositivi rendono vita ad un percorso avvincente dove la Storia delle Marche si intreccia con quella del Regno d’Italia.
INFORMAZIONI
Orario di apertura (Da Marzo 2017)
Dal Lunedì al Venerdì: aperto su prenotazione
Sabato e Domenica: aperto dalle 10,30 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00
Tel. 071 7206592 Fax 071 7829331
Per visite al centro storico, ai musei, monumenti e alla Selva di Castelfidardo è possibile rivolgersi al servizio guide della Fondazione Ferretti: per informazioni e prenotazioni chiamare lo 071 780156
E-mail: [email protected]