
Museo Tattile Statale Omero
Il Museo Tattile Statale Omero non è un museo come tutti gli altri, è unico nel suo genere e per questo estremamente interessante. Si trova ad Ancona, all’interno di alcune sale della suggestiva Mole Vanvitelliana, un’isola artificiale di forma pentagonale nella zona portuale della città.
Ma dove sta l’unicità di questo museo? Ebbene, al contrario della grande maggioranza delle esposizioni d’arte in tutto il mondo, qui la regola è quella di toccare, toccare e toccare. Nessun divieto, anzi, tutte le opere che troverete sono pensate per essere toccate da cima a fondo. Un ribaltamento dei sensi che ci mette di fronte ad una sfida: disimparare ciò che conosciamo e scoprire nuovamente quel che diamo per scontato.

L’idea nacque nel 1985 da una coppia di coniugi non vedenti, Daniela Bottegoni e Aldo Grassini, grandi amanti dell’arte e mossi nella vita da una continua curiosità. Curiosità che li portò a voler infrangere quell’inviolabile “divieto di toccare” che contraddistingue musei e gallerie d’arte, per lasciare spazio ad una collezione pensata proprio per lasciare al tatto la sua parte.
Fu così che il 29 maggio 1993 il Comune di Ancona, in collaborazione con la Regione Marche e dietro la spinta dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, istituì ufficialmente il Museo Omero.
Oggi questo spazio conta più di 200 opere, tra copie in gesso e resina di celebri capolavori classici, modellini architettonici e sculture contemporanee.
Il Museo Tattile Statale Omero è un luogo splendido, aperto a tutti e capace di sfondare ogni barriera. Un luogo dove perdersi in compagnia dell’arte e delle sue mille sfaccettature.