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Palazzo dei Priori

Se vi trovate a Fermo vi capiterà sicuramente di passare davanti al Palazzo dei Priori, che si affaccia con imponenza su Piazza del Popolo.

È uno dei palazzi storici della città, nato dall’unione di due strutture precedenti: una abitazione nobiliare duecentesca e l’antica Chiesa di San Martino. Varie modifiche lo interessarono fino al XVI secolo, quando furono aggiunte la doppia scalinata che porta all’ingresso e la statua bronzea di papa Sisto V, pontefice nativo di Grottammare, che diedero all’edificio l’aspetto odierno.

In passato fu il fulcro della vita politica della città, prima palazzo del Capitano del Popolo nel 1296 e poi, un secolo più tardi, sede del Collegio dei Priori, qui, fino all’inizio dell’Ottocento, erano prese le principali decisioni su Fermo e sul suo territorio.

Sala del Mappamondo

Oggi è invece un polo museale di primaria importanza, luogo di cultura che racchiude al suo interno la sezione picena del Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica e altre splendide sale, tra cui la famosa Sala del Mappamondo.

 

La sezione del Museo Archeologico dedicata ai Piceni si trova al primo piano del Palazzo. Fu allestita nel 2000 in concomitanza con la grande iniziativa “Piceni, popolo d’Europa” ed ospita al suo interno una serie di reperti – in prevalenza derivanti da corredi funebri – in grado di raccontare molto sulla vita e sulla società di questo antico popolo. Ecco allora che potrete qui trovare gioelli, utensili utilizzati nella quotidianità, anfore, ceramiche e molto altro.

 

Il secondo piano dell’edificio accoglie invece, dal 1986, la Pinacoteca Civica. Un percorso che si sviluppa su cinque sale dà la possibilità al visitatore di ripercorrere la storia della città e di ammirare alcune opere di primaria importanza. Spicca sicuramente l’Adorazione dei Pastori del fiammingo Peter Paul Rubens, ma non mancano altri capolavori della storia dell’arte, come le Storie di Santa Lucia di Jacobello del Fiore, il polittico di Andrea da Bologna o i lavori di Vittore Crivelli e Vincenzo Pagani.

 

Impossibile infine non spendere qualche parola sulla magnifica Sala del Mappamondo. Si tratta, pensate, della più antica biblioteca pubblica delle Marche, così chiamata per il grande mappamondo realizzato nel 1713 dal geografo Silvestro Amanzio Moroncelli. All’interno di questa sala, progettata sul finire del Seicento per volere del cardinale Decio Azzolino J., si trova una parte del fondo antico della Biblioteca Comunale di Fermo, arricchito in prevalenza dalla donazione del fermano Romolo Spezioli (1642-1723), medico personale della regina Cristina di Svezia.

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