
Pieve di San Gaudenzio
La Pieve di San Gaudenzio è uno dei principali edifici storici del borgo di Montefabbri, frazione del Comune di Vallefoglia e inserito tra i Borghi più belli d’Italia per le sue peculiarità.
La chiesa, intitolata al primo vescovo di Rimini martirizzato nel 360, fu edificata tra il VII e il IX secolo e da allora è il fulcro del paese. Secondo alcune ipotesi fu proprio intorno alla pieve – la Pieve di San Gaudenzio è una delle quattro pievi più antiche dell’arcidiocesi di Urbino – che si sviluppò il primo nucleo abitato della futura Montefabbri.
Ad attirare l’attenzione è senza dubbio il quattrocentesco campanile che, con i sui 25 metri di altezza svetta sul resto del borgo ed è visibile da notevole distanza.
Il resto della struttura fu completamente modificato nella seconda metà del XVI secolo.

La facciata in mattoni a vista è semplice e austere, così come l’interno, impreziosito però dalla presenza di svariate tele barocche datate tra il XVII e il XVIII secolo e, soprattutto, da un suggestivo complesso decorativo dall’alto valore artistico. Di grande pregio, oltre a vari elementi in marmo, sono i paliotti, i pannelli e le lapidi in stucco realizzati con la tecnica della scagliola, tutti in bianco e in nero e considerati tra i più antichi delle Marche.
Interessante anche il catino battesimale ricavato da un antico blocco marmoreo di epoca romana, dove secondo la tradizione fu battezzato il beato Giansante Brancorsini, frate francescano nato a Montefabbri nel 1343.
Sotto la torre campanaria si trova invece la cripta della chiesa, che custodisce le spoglie di santa Marcellina, qui trasferite da Roma nel 1666.