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Pieve di Santo Stefano

La Pieve di Santo Stefano è, ormai da secoli, il fulcro della vita religiosa di Candelara, grazioso borgo non distante da Pesaro.

Le origini di questo edificio sacro sono molto antiche. Un primo luogo di culto doveva infatti essere presente in questa zona già intorno al VI-VII secolo, mentre l’attuale costruzione fu edificata nel Quattrocento, si ipotizza dietro commissione di uno degli eredi della famiglia Maletesta, all’epoca signori di Pesaro e di vare altri territori marchigiani.

La Pieve presenta una struttura muraria gotica ed una facciata semplice ed austera in laterizio, suddivisa da quattro lesene e caratterizzata dalla presenza di una meridiana affiancata da due finestroni con arco a sesto acuto. Particolarità della chiesa è la sua insolita pianta, che richiama la classica struttura a croce greca ed è forse legata all’architettura bizantina.

Al suo interno diverse sono le opere d’arte di rilievo. Oltre a vari frammenti di affreschi quattrocenteschi salvatisi dal deterioramento causato dallo scorrere del tempo e dell’umidità, si segnala la presenza di varie tavole importanti, come quella raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Stefano e Donnino, attribuita a Pompeo Morganti da Fano e posizionata sull’altare sinistro del transetto, o la Madonna del Rosario, da alcuni attribuita a Claudio Ridolfi e da altri al pesarese Simone Cantarini, ma anche i dipinti di artisti quali Giovanni Giacomo Pandolfi e Giovanni Veneziani.

Pregevole anche il crocifisso seicentesco in legno policromo che impreziosisce l’altare maggiore, così come l’organo della Pieve, restaurato nel 2005 e realizzato dall’importante bottega della famiglia Polidori, famosi organari di Pesaro attivi intorno alla prima metà del Settecento.

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