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Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno

La Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno racchiude una delle collezioni d’arte più importanti della regione. La cornice è quella di Palazzo dell’Arengo, splendido edificio che con le sue sale, arredate con antichi mobili, eleganti tendaggi e affitti decorati, costituisce già da solo una vera gioia per gli occhi.

La Pinacoteca fu ufficialmente istituita il 4 agosto del 1861, grazie in particolare al grandissimo contribuito degli artisti Giorgio Paci e Giulio Gabrielli, che riuscirono a raccogliere circa 800 opere perlopiù provenienti da vari monasteri della zona, divenuti di proprietà comunale in seguito alla soppressione degli ordini religiosi nello stesso 1861.

La collezione si arricchì poi nel corso del tempo ed è oggi una delle più corpose e ricche delle Marche, con opere e oggetti che abbracciano un lungo arco temporale, dall’arte antica a quella moderna.

Tra i capolavori della Pinacoteca spiccano sicuramente i due trittici di Valle Castellana di Carlo Crivelli, il San Francesco di Tiziano, la Salita al Calvario di Cola dell’Amatrice e l’Annunciazione di Guido Reni, cui si aggiungono opere successive di autori come Orazio De Ferrari e Alessandro Magnasco, fino alla bellissima Passeggiata amorosa di Pellizza da Volpedo del 1901.

Oltre ai dipinti sono molti gli oggetti di pregio e valore qui costuditi, come il magnifico piviale inglese del XIII secolo, donato al duomo di Ascoli da papa Niccolò IV nel 1288, o le raccolte di ceramiche, di monete e di strumenti musicali.

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