
Una poesia per Urbino
Un giovane poeta ci regala questa poesia per Urbino.
Urbino non ha bisogno di presentazioni. Una delle cittadine più visitate durante quest’estate e che è continuamente popolata da turisti provenienti da tutto il mondo. Sempre vivace, soprattutto per le bellissime mostre che potreste visitare in ogni periodo dell’anno e per i numerosi studenti che seguono i corsi di una delle università più pregiate di tutta Italia. Un ex studente universitario della nostra Urbino, nonché poeta Maurizio Lombardi, ci ha regalato questa poesia. Il poeta trentenne proviene da Servigliano, piccolo paesino, in provincia di Fermo, esordirà a breve con una raccolta delle sue opere. Nell’attesa ci ha donato questa sua poesia in esclusiva.
URBINO
Le ore passate
sognando alla Fortezza
improbabili destini.
Le notti ai Collegi
festeggiando le nostre vite
dominati dall’ebbrezza
di qualche birra di troppo.
E i giorni sui libri
su quei mondi lontani
ma terribilmente vicini
al nostro esser più profondo.
I caldi pomeriggi
distesi sul giardino del primo livello
a contemplar le nostre mete
così diverse
ma riunite in un percorso
comune.
Ed il gelo dell’inverno
che cattura la città
ma non le nostre anime
che scivolano in Via Raffaello.
Le notti d’amore
di due fragili viaggiatori
che trovano ristoro
fra le braccia del sesso.
La Città
che ci dona eterni sorrisi
ma che aspetta le nostre
lacrime
quando sarà
il momento
di crescere.
La città di Urbino è stata citata in molte opere: Giovanni Pascoli (Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino | ventoso: ognuno manda da una balza | la sua cometa per il ciel turchino) e Gabriele D’Annunzio (Urbino, in quel palagio che s’addossa | al monte, ove Coletto il Brabanzone | tessea l’Assedio d’Ilio, ogni Stagione | l’antica istoria tesse azzurra e rossa) sono i più celebri autori che sono rimasti affascinati dalla bellissima località marchigiana.