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Valle dei Tufi

Tra Mondolfo, il borgo di San Costanzo e la frazione di Stacciola si apre una ristretta valle conosciuta come Valle dei Tufi, famosa per le sue caratteristiche morfologiche e per i piacevoli itinerari che la attraversano. Il suo nome deriva, come è facile intuire, dalla presenza nella zona di tufi, antichissime formazioni marine del Pliocene composte perlopiù da un misto di sabbia e arenaria, peculiari al tatto ed alla vista.

In questo territorio si apre una natura varia e rigogliosa che in alcuni punti si incontra con le alcune strutture o costruzioni appartenute in passata alla cosiddetta “civiltà della mezzadria”, come fonti per l’acqua o grotte scavate nella sabbia.

Diverse sono le escursioni, percorribili a piedi, in bicicletta o anche a cavallo, che è possibile intraprendere lungo i sentieri della Valle dei Tufi, facilmente percorribili e adatte a tutti, lungo e dove è anche possibile trovare zone si sosta utili per consumare uno spuntino o un più consistente pranzo al sacco.

 

Gli itinerari partono perlopiù dal seicentesco Santuario della Madonna delle Grotte di Mondolfo – così chiamata proprio per la presenza nella zona, specialmente in passato, di grotte scavate nella sabbia e utilizzate come nascondiglio o deposito dai contadini –, che vale la pensa di visitare prima di partire per le escursioni (e comodo, se necessario, anche per parcheggiare l’auto).

La via più battuta è poi quella che si immerge nella valle e tocca i tre borghi che la circondano: Mondolfo, il piccolo centro abitato di Stacciola e San Costanzo, che è possibile raggiungere sia con un percorso ad anello, sia arrivando fino a San Costanzo per poi tornare indietro dalla stessa strada.

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